Giotto, Compianto sul Cristo morto, o Deposizione, 1303-1306 ca., affresco. Padova, Cappella degli Scrovegni.
I gesti concitati e le pose espressive degli angeli accentuano l’atmosfera drammatica della scena. Essi sono dipinti con un forte scorcio, che mostra l’abilità di Giotto nel costruire scene su diversi piani di profondità.
Nella pittura di Giotto si manifesta ai massimi livelli una delle caratteristiche del Gotico: l’intensa espressività delle figure, soprattutto femminili. Maria abbraccia con dolcezza il corpo di Gesù: il suo volto esprime tutto il dolore della madre che ha perso il figlio.
Il dolore più misurato dei due uomini sulla destra si contrappone al gesto disperato di san Giovanni, che allarga le braccia.
Le figure hanno un volume ben definito grazie all’uso sapiente del chiaroscuro.
La natura brulla e spoglia sembra partecipare al dramma dei personaggi.
La roccia sullo sfondo ha un andamento diagonale che “guida” lo sguardo dell’osservatore verso Gesù.
Giotto usa colori molto brillanti, come il rosso della veste della Maddalena, e li accosta creando forti contrasti.