Le cattedrali di luce

Le cattedrali di luce

Cattedrali altissime e inondate di luce: dalla Francia, il nuovo linguaggio del Gotico si diffonde in tutta Europa

Nel 1144 il re di Francia Luigi VII consacra il coro della Chiesa abbaziale di Saint-Denis alle porte di Parigi, dove si trovano le tombe dei re: questa data segna la nascita dell’architettura gotica. A Saint-Denis, infatti, l’abate Suger, per anni alla guida del cantiere, inaugura un nuovo stile, adottando alcune soluzioni che verranno prese a modello dalle grandiose cattedrali erette poi in tutta Europa. Per coprire il coro, di un’ampiezza senza precedenti, evitando l’impiego di costose travi di legno, l’abate ricorre alle volte a crociera ogivale, formate dall’incrocio di due archi a ogiva (o a sesto acuto), cioè che terminano a punta (vedi immagine nella pagina a fianco). Crea inoltre un ambiente eccezionalmente luminoso, grazie a numerose finestre con vetrate, che forniscono “un’ininterrotta corona di luce”, come scriveva Suger stesso. Queste scelte definiscono le caratteristiche fondamentali delle chiese gotiche, che vedi illustrate nel disegno qui sotto: in primo luogo, lo slancio verticale, accentuato dalla forma stretta e allungata di archi e volte a ogiva, che simboleggia l’elevarsi del fedele verso Dio; e, in secondo luogo, la presenza della luce, che deve incoraggiare la devozione dei fedeli, ammirati da tanto splendore, e che assume un valore simbolico perché diventa il mezzo visibile per raggiungere l’invisibile, cioè Dio.

Ardite soluzioni tecniche

In Francia le cattedrali gotiche raggiungono nella navata centrale altezze vertiginose che toccano anche i 40 metri. Un simile sviluppo verticale è reso possibile grazie ad alcune soluzioni tecniche, già visibili a Saint-Denis, che permettono di costruire volte sempre più alte scaricandone il peso non più sui muri, ma sui pilastri interni (grazie agli archi ogivali) oppure su sostegni esterni (grazie agli archi rampanti e ai contrafforti).


La facciata

La facciata delle chiese gotiche francesi mostra al pianoterra tre portali strombati, cioè che si restringono verso l’interno, con timpani e archivolti (le fasce che ornano l’arco) fitti di rilievi e sculture. I portali sono inoltre fiancheggati da statue-colonna, che col tempo diventeranno vere e proprie sculture a tutto tondo. Sotto il grande rosone c’è una galleria traforata con sculture a tutto tondo entro arcate. Due torri squadrate completano l’edificio.


Variopinti caleidoscopi

Nella cattedrale gotica le pareti, non avendo più la funzione di sostegno – svolta ora da pilastri, archi e contrafforti – possono “svuotarsi” ed essere sostituite da enormi vetrate, formate da lastre di vetro colorato unite tra loro da listelli di piombo. La presenza di queste grandi finestre svolge due funzioni: una simbolica, in quanto permette alla luce, segno divino, di entrare nella chiesa, creando effetti spettacolari e donando leggerezza all’edificio; l’altra didattica, poiché le immagini raccontano le storie della Bibbia, della Vergine e dei santi venerati nella chiesa. Una vetrata “particolare” è quella incastonata nel rosone, il grande spazio circolare che si apre sulla facciata principale e spesso anche su quelle dei transetti.

Il Gotico in Italia

Il Gotico si diffonde in Italia grazie ai monaci cistercensi provenienti dalla Francia, ma assume nel nostro Paese caratteri propri che in parte si differenziano da quelli del Gotico francese. Uno degli esempi più rappresentativi è la Cattedrale di Siena, costruita tra la fine del XII secolo e il 1264, quando viene eretta la cupola all’incrocio dei transetti: l’interno non mostra lo slancio verso l’alto delle cattedrali d’Oltralpe e gli archi sono ancora a tutto sesto. La facciata, priva di torri, è coronata da un timpano triangolare con pinnacoli; c’è inoltre un campanile. Nelle chiese italiane spicca una grande cupola, ma mancano, rispetto alla Francia, le statue-colonna sui portali.


CONFRONTI

Il rivestimento a marmi bianchi e neri della Cattedrale di Siena ha influenzato gli architetti del Duomo di Orvieto (iniziato nel 1290), che hanno adottato questa decorazione lungo tutti i fianchi esterni della chiesa.




Cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo. Orvieto.

Arte Attiva 
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