La Storia
Alle soglie del Duecento l’Italia aveva perso ogni unità. Le ricche città del Nord e del Centro si erano rese più autonome nei confronti dell’Impero romano germanico; le repubbliche marinare di Venezia, Pisa, Genova e Amalfi commerciavano con tutto il mondo; gran parte del Meridione (il Regno di Sicilia) era controllato dall’imperatore Federico II di Svevia. Roma restava un punto di riferimento fondamentale come sede del Papato, che dal 1309 al 1377 fu però trasferito ad Avignone.
Agli inizi del Trecento altri avvenimenti mutarono il panorama europeo. Mentre si consolidavano le grandi monarchie straniere, in Italia si formarono il partito dei guelfi, che appoggiava il papa e l’autonomia comunale, e quello dei ghibellini, a favore dell’imperatore tedesco. La Campania era sotto il dominio francese degli Angioini mentre la Sicilia cadde nel 1302 sotto la dinastia spagnola degli Aragonesi. Nel 1348 una terribile epidemia di peste inferse un duro colpo a tutta l’Europa.