L’ARTE ROMANICA

Nell’atmosfera raccolta delle chiese romaniche, diavoli e mostri di pietra ammoniscono i fedeli, mentre bassorilievi e affreschi raccontano le storie della Bibbia. Intanto, nella pace dei monasteri, monaci amanuensi copiano i libri antichi su splendidi codici miniati.

La Storia

Agli inizi dell’anno Mille in Occidente la situazione politica appariva confusa: la Chiesa stava vivendo un periodo di crisi, che culminò nel 1054 con lo scisma (cioè la separazione) della Chiesa d’Oriente da quella d’Occidente e negli scontri tra Papato e Impero per il controllo del potere temporale. Legata a questa contrapposizione è la guerra nel Nord Italia fra l’imperatore tedesco Federico Barbarossa e le nascenti città comunali, alleate del papa. Nel 1176 la Lega Lombarda sconfisse l’imperatore, e con la pace di Costanza del 1183 le città della Pianura Padana conquistarono l’autonomia. Dal Nord della Francia i Normanni avevano raggiunto l’Inghilterra e la Sicilia, mentre nella Francia centrale regnava la monarchia. In Spagna era in corso la “Reconquista” cristiana dei territori in mano agli Arabi. Nel 1095 papa Urbano II proclamò la prima Crociata per riconquistare la Terra Santa e per allentare la pressione dei Turchi sull’Impero bizantino.


Vivere nell’età romanica

La rinascita dell’anno Mille

Alle soglie dell’anno Mille la vita nell’Occidente cristiano era difficile, oppressa da condizioni durissime. La situazione politica era confusa, la Chiesa attraversava una crisi profonda; l’Europa appariva come una distesa di boschi, praterie e paludi, interrotta qua e là da castelli e abbazie, con rari villaggi e città, e afflitta da guerre, carestie ed epidemie. Con il nuovo millennio nell’Europa cristiana avvenne una vera e propria rinascita: i suoi spauriti abitanti riponevano grandi speranze nell’anno Mille, visto che il X secolo si era concluso senza che fosse giunta la fine del mondo preannunciata dal detto “Mille e non più Mille”. Crebbe la popolazione, in concomitanza con la rinascita delle città; anche l’agricoltura, i commerci e i traffici marittimi ebbero un nuovo impulso.

La spiritualità dell’Europa cristiana

Il Medioevo fu percorso da una profonda sensibilità religiosa, cioè dalla sensazione che il potere divino pervadesse ogni aspetto della vita. Calamità come le carestie o le guerre, per esempio, erano considerate un segno del cielo; gli artisti romanici rappresentavano Dio immensamente più grande degli uomini, con una mano che sembrava sempre pronta a punire. Quasi rispecchiando questo spirito religioso, attorno all’anno Mille, come racconta un cronista francese dell’XI secolo “un candido mantello di chiese” cominciò a coprire l’intero Occidente: sorsero grandi santuari, ma anche piccole pievi di campagna e monasteri, che diventarono il fulcro della vita della comunità.

I grandi pellegrinaggi

Nell’Europa medievale ogni aspetto della vita quotidiana era condizionato dalla religione. Nacque allora la devozione per le reliquie dei martiri cristiani, custodite entro preziosi oggetti, i reliquiari, ed esposte nei santuari disseminati ovunque. Migliaia di fedeli cominciarono a spingersi in pellegrinaggio verso quei luoghi santi, trovando ospitalità nei monasteri, nella speranza che i sacrifici del lungo viaggio dessero loro in cambio l’assoluzione dai peccati. Il cammino verso la Terra Santa, dove si trovava il Santo Sepolcro, faceva tappa a Roma, per visitare le tombe degli apostoli, e al santuario di San Michele Arcangelo in Puglia. Altre mete fondamentali erano Santiago de Compostela in Spagna e i monasteri francesi di Tours e Conques. Lungo questi percorsi sorsero chiese grandiose.

Una nuova fioritura artistica

La rinascita economica e sociale portò con sé anche una rinascita artistica. L’arte che fiorì in Europa all’incirca tra l’anno Mille e la fine del XII secolo viene detta “romanica”, dal latino romanus: questa definizione indica che la nuova arte si è manifestata con caratteristiche più o meno simili nei Paesi europei di lingua romanza, cioè la lingua che in quel periodo ha progressivamente sostituito in tutta Europa il latino (sopravvissuto tuttavia assai più a lungo nell’uso religioso). L’arte romanica si è espressa attraverso molti linguaggi diversi, che hanno però in comune una grande immediatezza espressiva, in grado di “parlare” anche a chi non sapeva leggere e, a distanza di secoli, anche a noi, uomini moderni!

Arte Attiva 
Arte Attiva 
Storia dell'Arte - Osservare Leggere Confrontare