In sintesi
Le prime pitture realizzate nelle catacombe, come pure le sculture della prima fase del Cristianesimo, si ispirano ancora all’arte romana. Anche se riprende tipologie antiche, l’arte paleocristiana attribuisce alle figure e agli oggetti rappresentati un nuovo valore simbolico legato alla religione.
L’arte bizantina si diffonde da Bisanzio (capitale dell’Impero d’Oriente), fino all’Occidente, all’Italia, e in particolare a Ravenna. È un’arte aristocratica, per i materiali preziosi che utilizza (ori e avori) e per la raffinatezza delle sue realizzazioni.
Nell’arte longobarda spiccano le produzioni dell’oreficeria. Determinante in Italia (dove i Longobardi giungono nel 568 d.C.) è l’incontro con il Cristianesimo che porta a una fusione del repertorio decorativo longobardo, fatto per lo più di segni geometrici e intrecci vegetali, con la rappresentazione della figura umana, per quanto quest’ultima appaia piatta e schematica.
L’arte carolingia, che si sviluppa nel IX secolo, rispecchia l’intenzione di Carlo Magno di riportare in vita la grandezza dell’Impero romano: per questo può essere definita classicheggiante.