La globalizzazione

Per globalizzazione si intende una situazione in cui mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare sono connessi su scala mondiale in un continuo flusso di scambi - di denaro, di beni, di informazioni, di persone - che li rende interdipendenti e tende a unificarli secondo modelli comuni.

VIVERE NEL MONDO GLOBALE

Il primo aspetto della globalizzazione è economico, riguarda cioè la spinta all'apertura internazionale dei mercati, la crescita del mercato finanziario, la distribuzione di un numero crescente di aspetti e fasi della produzione tra molti Paesi. Potente strumento della globalizzazione, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, è stato lo sviluppo di Internet, la rete in grado di collegare su scala mondiale tutti i computer e ormai anche un numero sempre crescente di dispositivi portatili come telefoni cellulari e tablet. Dopo il crollo dell'economia pianificata in Unione Sovietica e nei Paesi del blocco socialista (19891991), l'economia di mercato basata su capitali privati - il capitalismo - è divenuta davvero globale.

Tutti uguali, ma diversi

I molteplici aspetti della globalizzazione sono estesi e immediatamente sperimentabili. Li tocchiamo nel mondo di oggetti intorno a noi - scarpe sportive, vestiti, telefonini, videogiochi, automobili - prodotti in parti del pianeta lontane; li vediamo nel flusso di immagini televisive che riportano eventi da luoghi remoti; li viviamo nell'istantaneità di Internet, che sembra abolire la geografia del mondo riducendola alle dimensioni dello schermo del computer e facendoci entrare in contatto con notizie o mode attraverso la viva voce di chi era “sul posto”. Oggi infatti il maggior flusso di informazioni si diffonde istantaneamente attraverso social network come Facebook o Twitter, senza il filtro del giornalismo. Infine possiamo perfino “assaggiare” la globalizzazione provando i cibi di culture anche molto distanti dalla nostra.
La modernità globale ha però un altro aspetto: non solo mette in contatto culture diverse, ma di fatto espone tutte le culture a un modello dominante. La supremazia statunitense e occidentale in fatto di economia e cultura – dalla lingua ai mezzi di comunicazione di massa, dagli stili di vita alle forme di intrattenimento – comporta processi di omologazione. Per esempio molti dei programmi trasmessi in TV – talk show, reality show, quiz, così come fiction e telefilm – sono in realtà dei format, hanno cioè una struttura comune che viene poi venduta e adattata per le televisioni di tutto il mondo: cambiano i presentatori, i personaggi, la lingua, ma il programma è sostanzialmente lo stesso. Le società di produzione, in prevalenza anglosassoni, e i film, perlopiù americani, trasmessi dalle televisioni di quasi tutti i Paesi, rappresentano così un formidabile veicolo di diffusione di valori e di modi di vita che diventano comuni ovunque. Questa omologazione, però, non impedisce che continuino ad affermarsi espressioni e rivendicazioni di originalità culturale, religiosa o etnica. Così, se da una parte esistono marchi conosciuti in tutto il mondo e perciò considerati simboli della globalizzazione, come la Coca-Cola, McDonald's, la Nike o la Apple, dall'altra emergono e si diffondono, grazie al moltiplicarsi delle forme e delle possibilità di comunicazione, anche prodotti ed espressioni di culture locali diverse e lontane, come quelli che entrano nel circuito del commercio equo e solidale, o come le specialità alimentari tipiche di determinati territori, la musica etnica e così via.

A SPASSO NEI CENTRI COMMERCIALI

Luoghi simbolo della globalizzazione, nei suoi aspetti di omogeneizzazione dei consumi e degli stili di vita, sono i grandi centri commerciali (mall in inglese). Ce ne sono ovunque, da Milano a Pechino, da Rio a Lagos, da Mosca (nella foto) a Manila e a Dubai, con supermercati, negozi, centri di ristorazione, cinema interni. Alcuni sono immensi, con centinaia di esercizi e migliaia di addetti. Ci si va per fare acquisti, ma anche per passare il tempo e socializzare, tanto che in molti centri urbani medi e piccoli l'atrio del centro commerciale ha ormai quasi rimpiazzato la piazza del paese come principale luogo di aggregazione. Chi non ha apprezzato la loro diffusione sono i proprietari dei vecchi negozi delle città, spesso costretti a chiudere i loro esercizi. 


GLI "AMMESSI" E GLI "ESCLUSI"

Il concetto di globalizzazione è utile a descrivere alcuni cambiamenti e situazioni in atto nel mondo, ma non va inteso come un giudizio su di essi; gli scenari della globalizzazione non sono positivi o negativi in quanto tali, quasi sempre invece sono ambivalenti, implicano allo stesso modo rischi e potenzialità.
L'apertura dei mercati potrebbe essere positiva per tutti i Paesi, se avvenisse in condizioni di vera reciprocità e in presenza di controlli e garanzie. Il punto è che il mondo
globalizzato è diviso da profonde ineguaglianze nella distribuzione della ricchezza e del potere, e secondo molti una delle cause "globali" della povertà è l'esclusione dei Paesi poveri dal commercio mondiale dei prodotti agricoli a opera dei Paesi ricchi, che proteggono le loro agricolture. Inoltre il mondo globale è flagellato da guerre e si trova di fronte all'urgenza di ripensare il modo di abitare la Terra e di usarne le risorse.
I critici della globalizzazione sostengono che questi problemi cruciali non sono stati risolti ma anzi aggravati da un processo condotto sotto la pressione degli Stati più forti e regolato essenzialmente dal capitale, reso libero di circolare oltre i confini. Una globalizzazione come questa, concludono, è una globalizzazione ingiusta.

Turismo responsabile

Solo nel 2012 sono state oltre un miliardo le persone che si sono spostate all'estero per turismo (nella foto, una giovane turista europea a Bali, Indonesia). L'organizzazione "industriale" del settore, che svolge un ruolo determinante nell'economia di molti Paesi, la disponibilità di mezzi di trasporto, il livello di benessere più alto hanno contribuito alla diffusione dell'abitudine di viaggiare. Nel suo aspetto "di massa", il turismo pone delicati problemi di impatto sugli ambienti, sulle culture e sulle economie dei Paesi che ne sono destinatari: per questo si chiede che sia rispettoso e responsabile. Per tutti infatti il viaggio rappresenta un'occasione preziosa per capire "come va il mondo", nel suo intreccio "globale" di somiglianze e differenze.



Studio e imparo

1 Che cosa si intende per globalizzazione?
2 In che senso il primo aspetto della globalizzazione è quello economico?
3 Quali conseguenze ha avuto lo sviluppo di Internet? 

4 Quali sono gli aspetti della globalizzazione che possiamo sperimentare ogni giorno? 

5 Qual è il duplice aspetto della modernità globale?
6 Quali sono i problemi cruciali della globalizzazione?

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Geo Touring - volume 3
Geo Touring - volume 3
Gli Stati del mondo