L'arcipelago delle Galápagos è costituito da 14 isole di origine vulcanica situate nell'Oceano Pacifico a 1000 km dalla costa dell'Ecuador, lo Stato a cui appartengono.
La lontananza da ogni altra terra emersa ha fatto sì che qui si sviluppassero una flora e una fauna dalle caratteristiche davvero uniche. Per questo motivo fin dal 1959 fu istituito a tutela dell'arcipelago un Parco Naturale, poi esteso nel 1986 all'area marina circostante. La singolarità delle specie animali che vivono su queste isole colpì moltissimo lo scienziato naturalista inglese, Charles Darwin, che qui soggiornò per oltre un mese nel 1835: dall'osservazione meticolosa delle loro caratteristiche egli trasse ispirazione per formulare la teoria dell'evoluzione.
Un paradiso in pericolo
Quando fu istituito il Parco, nell'arcipelago vivevano non più di 2000 abitanti; oggi se ne contano circa 30.000. La loro presenza ha rappresentato e rappresenta sempre più un problema per il fragile equilibrio ecologico delle isole, minacciato dalla pesca, dai turisti che sbarcano ogni anno a migliaia, dalle piante e dagli animali introdotti negli ultimi decenni (tra cui alcuni rampicanti, capre, topi e gatti) che mettono a repentaglio le specie autoctone. A seguito di questa difficile situazione, nel 2007 l'UNESCO ha inserito le Isole Galápagos tra i siti in pericolo.
Antichi crateri
L'origine vulcanica dell'arcipelago è ancora evidentissima, come si deduce da questa immagine dell'Isola di Santa Isabela.