Le montagne in Italia

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Le montagne in Italia

Oltre un terzo della nostra penisola è occupato dalle montagne. Si tratta di rilievi “giovani”, che si sono formati in seguito alla fase dell’orogenesi europea iniziata circa 60 milioni di anni fa e in parte ancora in atto. Osservando la carta, puoi facilmente individuare i principali sistemi montuosi del nostro Paese: le Alpi, che lo chiudono a nord, e gli Appennini, che lo attraversano da nord a sud.


LEGGI la CARTA

Evidenzia sulla carta le cime che superano i 4000 metri. Apri l’Atlante alle pagine 10-11 e individua le regioni attraversate dalle Alpi e quelle attraversate dagli Appennini.



Le Alpi

L’Italia Settentrionale è quasi completamente circondata dall’arco alpino, che presenta montagne molto alte, dalle cime appuntite, formate da rocce granitiche dure e compatte. Costituisce una barriera naturale imponente, che protegge la nostra penisola dalle perturbazioni provenienti dal Nord Europa.

Nelle Alpi Occidentali, le più maestose del sistema alpino, si innalzano le vette più elevate: tra queste, il Monte Bianco (4807 metri), a cavallo tra Italia e Francia, e il Gran Paradiso, unico monte sopra i 4000 metri interamente italiano.

Anche le Alpi Centrali hanno cime che superano i 4000 metri: tra le maggiori, il Monte Rosa (4637 metri) e il Cervino (4478 metri), entrambi sul confine tra Italia e Svizzera.

Alle Alpi Orientali appartengono le Dolomiti, che hanno caratteristiche e aspetto diversi da quello dei monti che formano il resto dell’arco alpino: non si presentano infatti come una catena montuosa continua, ma piuttosto come una serie di massicci isolati circondati da ampie vallate, caratterizzati da versanti che si alzano ripidi sul territorio circostante. La natura delle rocce dolomitiche dipende dalla loro origine: le Dolomiti infatti sono nate dal sollevamento dell’antico fondale marino che separava la placca africana da quella europea; la loro roccia è costituita dal deposito carbonatico di miliardi di coralli e conchiglie di molluschi. Questa antica origine è testimoniata ancora oggi dalla presenza di fossili marini nella roccia di queste montagne.

Più a sud, parallela all’arco alpino, corre la catena delle Prealpi, le “sorelle minori” delle Alpi, formate da rilievi mediamente più bassi perché la loro roccia, più friabile, ha subìto maggiormente gli effetti dell’erosione. Si dividono in Prealpi Lombarde e Prealpi Venete.


CONFRONTA

Il Monte Bianco è la cima più alta di un insieme di montagne che formano il Massiccio del Monte Bianco. Che cosa distingue un massiccio da un sistema montuoso? Confronta questa immagine con la fotografia a pagina 18.



Il Monte Bianco, la vetta più alta delle Alpi.


Gli Appennini

La Penisola Italiana è attraversata in tutta la sua lunghezza dagli Appennini, che ne costituiscono la “spina dorsale”, separando il versante tirrenico da quello adriatico. Lunghi circa 1200 chilometri, si estendono dal Colle di Cadibona, in Liguria, considerato il punto di confine tra Alpi e Appennini, al massiccio dell’Aspromonte in Calabria, e proseguono poi in Sicilia fino ai Monti Peloritani e alle Madonie.

Osservando la carta notiamo che nel tratto iniziale, in Liguria, gli Appennini sono quasi affacciati sul mare; scendendo verso il centro, appaiono più vicini al Mar Adriatico che al Tirreno, mentre nel tratto meridionale, dalla Basilicata in poi, si spostano verso il Tirreno. In corrispondenza dello Stretto di Messina, si abbassano fin sotto il livello del mare e riemergono poco oltre formando le montagne della parte settentrionale della Sicilia.

Come le Alpi, anche gli Appennini sono montagne piuttosto giovani, ma sono formate prevalentemente da rocce friabili, soggette all’erosione del vento, della neve e della pioggia. Per questo motivo presentano un’altezza media nettamente inferiore e un aspetto meno imponente di quello alpino, in genere con cime arrotondate e pendii dolci, e sono privi di ghiacciai. Fa eccezione il Gran Sasso d’Italia, in Abruzzo, che sfiora i 3000 metri di altitudine e ha un piccolo ghiacciaio. Raggiunge quasi i 3000 metri anche la Maiella, sempre in Abruzzo, mentre il Monte Amiata in Toscana non raggiunge i 2000 metri.


Le altre montagne d’Italia

I rilievi della Sardegna sono molto più antichi di quelli delle Alpi e degli Appennini; per questo motivo sono stati esposti più a lungo al fenomeno dell’erosione, che in gran parte li ha spianati riducendone l’altezza. Il massiccio più alto è il Gennargentu, che supera di poco i 1800 metri.

In Italia si trovano anche diversi vulcani importanti, tra cui l’Etna, in Sicilia, il maggiore d’Europa, che supera i 3300 metri, e il Vesuvio, in Campania, che sfiora i 1300 metri.


Studio e imparo

1 Dove è situato il sistema montuoso delle Alpi?
2 Che cosa differenzia le Dolomiti dal resto delle Alpi?
3 Dove si estendono gli Appennini?
4 Quali sono i principali vulcani italiani?

Geo Touring - volume 1
Geo Touring - volume 1
L’Italia e l’Europa