La montagna

CONOSCERE

La montagna

La montagna è un rilievo che raggiunge un’altitudine di almeno 600 metri s.l.m. (sul livello del mare). Ha versanti ripidi e termina con una cima o vetta.
Raramente si osserva una montagna isolata; più spesso le montagne sorgono raggruppate in massicci o catene. Una successione lunga e continua di cime allineate costituisce una catena montuosa; più catene montuose fra loro parallele formano un sistema montuoso. Il massiccio è invece un gruppo montuoso compatto, in cui le cime non sono allineate ma si alzano una a ridosso dell’altra.

COME NASCONO LE MONTAGNE?

Il processo di formazione delle montagne è chiamato orogenesi (dal greco oros = monte e genesis = nascita) ed è causato dal movimento dei giganteschi “blocchi” che compongono la crosta terrestre. Come abbiamo visto, infatti, lo strato superficiale della Terra non è compatto e uniforme, ma è formato da enormi zolle (o placche) che galleggiano e si spostano molto lentamente su uno strato situato in profondità che si comporta come un fluido: è il fenomeno che prende il nome di tettonica delle placche (vedi alle pagine 10-11).

In seguito ai loro movimenti, nel corso di milioni di anni, le placche arrivano a scontrarsi e a spingere l’una contro l’altra con una forza tale da provocare il sollevamento e il corrugamento (ripiegamento) della crosta terrestre: nascono così le montagne.

Una montagna particolare: il vulcano

Anche la nascita dei vulcani si spiega con la tettonica delle placche. Il movimento delle zolle infatti non provoca solo il corrugamento della crosta terrestre, ma in certi casi apre delle fratture attraverso le quali il magma, materiale roccioso fuso che si trova in profondità, sale fino alla superficie spinto dall’enorme pressione che si viene a creare: è quello che avviene nel caso delle eruzioni. A contatto con la temperatura della superficie terrestre il magma incandescente si raffredda e si solidifica trasformandosi in lava; con il tempo e con il ripetersi delle eruzioni gli strati di lava sovrapposti formano delle montagne isolate dalla caratteristica forma a cono senza punta: i vulcani.

I vulcani non hanno tutti lo stesso “carattere”, ma possono essere più o meno turbolenti. Si parla di vulcani attivi quando periodicamente presentano nuove eruzioni; di vulcani spenti quando hanno la camera magmatica vuota e hanno cessato la loro attività; di vulcani quiescenti quando “dormono”, cioè da molto tempo non danno luogo a eruzioni ma non sono del tutto spenti.


COME SI TRASFORMANO LE MONTAGNE?

Molte catene montuose continuano a crescere ancora oggi, perché le placche che le hanno originate sono tuttora in movimento e il corrugamento della crosta terrestre prosegue, anche se molto lentamente. È un processo che non possiamo osservare a occhio nudo, ma che geologi e scienziati misurano e tengono sotto controllo con strumenti appositi.

L’erosione modella i rilievi

C’è un altro processo che contribuisce a modificare l’aspetto delle montagne, ma con effetti opposti: si tratta dell’erosione, cioè del lento sgretolarsi della roccia causato dall’azione dei corsi d’acqua, dei ghiacciai e degli agenti atmosferici.

I torrenti e i fiumi erodono in profondità il terreno e le rocce su cui scorrono e danno origine a valli dalla caratteristica forma a V, con fondo molto stretto e versanti ripidi. I ghiacciai invece “schiacciano” il terreno con il loro peso e scivolano lentamente verso il basso frantumando le rocce che incontrano, fino a scavare in tempi lunghissimi intere valli dalla caratteristica forma a U, con il fondo piatto e i versanti ampi e arrotondati.

Gli agenti atmosferici responsabili dell’erosione delle montagne sono soprattutto il vento, la pioggia e le variazioni di temperatura. Il vento solleva piccoli frammenti detritici (sabbia e pietrisco) con cui colpisce la roccia, levigandola e consumandola. L’acqua piovana, scorrendo, scioglie più o meno lentamente i minerali di cui sono costituite le rocce. Inoltre si infiltra nelle spaccature aperte nella roccia dagli sbalzi di temperatura tra giorno e notte; quando il termometro scende sotto lo zero, l’acqua ghiaccia, aumentando di volume, e allarga le crepe fino a causare il distacco di massi che rotolano verso valle. Se a staccarsi sono grandi quantità di materiali, si verificano vere e proprie frane (vedi Atlante alle pagine 14-15), che possono causare improvvisi e violenti mutamenti del profilo dei rilievi.

Gli effetti dell’erosione dipendono anche dal tipo di roccia di cui è costituita la montagna. Ci sono rocce molto friabili, come quelle calcaree, che si sciolgono con relativa rapidità; altre, come il granito, più dure e resistenti.


RICONOSCI

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L’età delle montagne

L’azione degli agenti atmosferici tende a ridurre l’altezza dei rilievi e a levigarne le forme, addolcendole. Per questo, osservando il profilo dei monti, è possibile riconoscerne l’età: le montagne più antiche sono più basse e tondeggianti, mentre quelle più giovani sono alte e con le cime aguzze.

COME SI FORMANO I GHIACCIAI?

Il limite delle nevi perenni indica la quota (sulle Alpi è intorno ai 3000 metri) oltre la quale il freddo è talmente intenso che la neve non si scioglie mai del tutto, neppure in estate, e continua ad accumularsi raggiungendo molti metri di spessore. Il peso degli strati superiori comprime gli strati sottostanti, trasformando la neve in ghiaccio: si formano così i ghiacciai (vedi a pagina 17 dell’Atlante). Come abbiamo visto parlando delle valli a U, queste estese masse di ghiaccio sembrano immobili, ma in realtà si spostano lentamente verso il basso, spinte dalla forza di gravità.

I ghiacciai sono una risorsa preziosa poiché sono importanti serbatoi di acqua dolce: dal loro parziale scioglimento nascono i torrenti e i fiumi. Purtroppo negli ultimi decenni stiamo assistendo a uno scioglimento eccessivo dei ghiacciai, a causa dell’aumento dell’effetto serra (vedi a pagina 111): l’aumento della temperatura causato da questo fenomeno, infatti, fa sì che in estate si sciolga una porzione di ghiacciaio più grande di quella che le nevicate invernali riescono a ricostituire, con gravi ripercussioni sull’equilibrio dell’ambiente.

Studio e imparo

1 Oltre quale altitudine un rilievo è definito montagna?
2 Che cos’è una catena montuosa? È diversa dal massiccio?
3 Come si chiama il processo di formazione delle montagne? In che cosa consiste?
4 Come si forma un vulcano?
5 Qual è la differenza tra una valle a V e una valle a U?

Geo Parole

Catena montuosa • Sistema montuoso • Massiccio • Orogenesi • Corrugamento • Vulcano • Erosione • Valle a V • Valle a U • Limite delle nevi perenni • Ghiacciaio

Geo Touring - volume 1
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L’Italia e l’Europa