Abbiamo visto che per popolazione si intende l’insieme di tutte le persone che vivono in un territorio, indipendentemente dalla loro origine, dalla lingua, dalla religione e, più in generale, dalla loro cultura (come ricorderai, questi sono i caratteri che identificano invece un popolo). La scienza che studia da un punto di vista quantitativo le caratteristiche della popolazione umana e i suoi cambiamenti nel tempo e nello spazio è la demografia (dal greco demos = popolazione e grafia = descrizione).
Conoscere il numero degli abitanti di un territorio e cercare di capire come questo dato si modifica nel tempo (cioè se la popolazione aumenta, diminuisce, se è stabile o si sposta…) è utile per organizzare la vita della comunità, perché aiuta a mettere a fuoco le necessità presenti e future: per esempio, se le strutture pubbliche sul territorio, come asili nido, scuole, ospedali, o le infrastrutture, come strade, autostrade e linee ferroviarie, sono sufficienti o meno.
La demografia si serve di dati statistici, che ricava in parte dai censimenti, cioè indagini svolte periodicamente, che consistono nella raccolta diretta dei dati relativi alla popolazione.
Tali dati, più correttamente definiti indicatori demografici, vengono analizzati e ordinati dai demografi (gli studiosi della demografia), quindi organizzati in grafici, tabelle e cartogrammi per renderli immediatamente comprensibili a tutti.