LA VITA

Mario LUZI Ottone Rosai, Ritratto di Mario Luzi, 1941. Firenze, Museo Novecento. L INFANZIA, L ADOLESCENZA E L ESORDIO POETICO Mario Luzi nasce nel 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino. La famiglia paterna è di origini marchigiane, ma entrambi i genitori sono nati e vissuti in alta Maremma, a Samprugnano (oggi Semproniano, Grosseto), dove egli trascorre, dall infanzia fino al 1940, tutte le estati. Sono questi gli anni in cui, seguendo l esempio della madre, interiorizza la fede cristiana, che sarà centrale nel suo percorso umano e artistico: «Nell infanzia io avevo come termine di paragone immediato il paese, Samprugnano, [ ] e il borgo fiorentino di Castello. Su questo fondo si staccava, senza avere nulla di conclamato, la figura di mia madre. [ ] Mi affascinava il suo trasportare tutte le cose in una interiorità, che forse la società modesta in cui si viveva allora non sentiva come bisogno primario. Il cristianesimo è stato prima di tutto un ammirazione e una imitazione di mia madre . A causa dei trasferimenti del padre, funzionario delle ferrovie, frequenta il ginnasio e il liceo classico in diverse città: Firenze, Milano, Siena, e infine ancora Firenze. Nel 1931 pubblica su alcune riviste i suoi primi versi. Nel 1932 inizia a seguire i corsi di Giurisprudenza all Università di Firenze, ma si trasferisce presto a Lettere. Frequenta il Caffè San Marco, luogo di ritrovo e di scambio intellettuale , sulla piazza davanti all università, ma anche la redazione della rivista Frontespizio , per la quale scrive a partire dal 1935. Nello stesso anno esce la sua prima raccolta di liriche, La barca, recensita positivamente dal giovane Giorgio Caproni. Dal 1938 al 1940 insegna Latino e Storia all Istituto magistrale di Parma. LA GUERRA E IL DOPOGUERRA Essendo stato a suo tempo riformato, gli viene risparmiata la chiamata alle armi. Alla caduta del fascismo (25 luglio 1943) tenta di redigere, insieme a Romano Bilenchi, Vasco Pratolini e altri, un manifesto libertario per La Nazione , ma l iniziativa è bloccata dalla polizia badogliana. In questi mesi ripara con la moglie Elena Monaci (conosciuta nel 1933 e sposata nel 1942) in Val d Arno, presso uno zio di lei; qui, nel 1943, nasce il loro unico figlio, Gianni. Rientrato con la famiglia a Firenze dopo la Liberazione, abita provvisoriamente presso i genitori, perché la sua casa è stata distrutta dai bombardamenti. Dal 1945 insegna al liceo scientifico Leonardo da Vinci, nel quale rimarrà per circa un ventennio e avrà come colleghi, tra gli altri, il filosofo Eugenio Garin e il filologo Lanfranco Caretti. Nel frattempo inizia una fitta attività di collaborazione con giornali e riviste e pubblica volumi di critica letteraria, soprattutto dedicati alla letteratura francese. Nel 1955 ottiene anche un incarico di docenza universitaria di Lingua francese. X 1935: La barca Avvento notturno X 1946: Un brindisi X 1947: Quaderno gotico X 1949: L inferno e il limbo X 1952: Primizie del deserto X 1957: Onore del vero X 1959: L idea simbolista X 1963: Nel magma X 1965: Dal fondo delle campagne; Tutto in questione X 1940: 940 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi