Il magnifico viaggio - volume 6

Luzi e noi A Mario Luzi è rimasta a lungo appiccicata l etichetta di poeta ermetico , che però ne limita fortemente l importanza e lo relega alla prima metà del secolo scorso. Man mano che passa il tempo appare invece sempre più chiaro che il suo contributo più importante si è sviluppato proprio a partire dal successivo sforzo solitario di ricostruire il rapporto tra parola e realtà, trasportando la poesia oltre la fuga nell iperuranio ermetico e, in seguito, oltre le secche neoavanguardistiche e iper-sperimentali. Dopo essere stato, dagli anni Trenta del secolo scorso, uno dei massimi rappresentanti dell Ermetismo, Mario Luzi ha infatti proseguito un intensa attività poetica e, a partire dal secondo dopoguerra, la sua figura ha acquisito una fisionomia decisamente originale. Nella sua poesia la parola non rifugge dal reale, dal mondo, dalle implicazioni psicologiche, etiche e civili dell esistenza umana, ma si cala nel «magma (vale a dire nel disordine del reale) e nella «controversia (cioè nelle tensioni che lo attraversano), per usare due vocaboli che compaiono nei titoli di altrettante sue opere. In tal modo, la sua voce costituisce una preziosa bussola, utile a orientarsi in un mondo complesso e pieno di contraddizioni come quello in cui viviamo. Parlando dall interno della comunità (dalla quale non si isola, ma nella quale, al contrario, si immerge) e cercando di dar voce anche a ciò che voce non ha (l impalpabile, l invisibile, l imponderabile, compresa la dimensione spirituale), Luzi incarna la fiducia nella parola poetica e nella letteratura come rivelatrice di senso: come qualcosa che arricchisce il nostro sguardo e illumina le ombre dell esistenza.

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi