Il magnifico viaggio - volume 6

30 35 40 45 Ma che si viva o si muoia è indifferente, se private persone senza storia siamo, lettori di giornali, spettatori televisivi, utenti di servizi: dovremmo essere in molti, sbagliare in molti, in compagnia di molti sommare i nostri vizi, non questa grigia innocenza che inermi ci tiene qui, dove il male è facile e inarrivabile il bene. nostalgia di futuro che mi estenua, ma poi d un sorriso si appaga o di un come-se-fosse! Da quanti anni non vedo un fiume in piena? Da quanto in questa viltà ci assicura la nostra disciplina senza percosse? Da quanto ha nome bontà la paura? Una sera come tante, ed è la mia vecchia impostura che dice: domani, domani pur sapendo che il nostro domani era già ieri da sempre. La verità chiedeva assai più semplici tempre. Ride il tranquillo despota che lo sa: mi calcola fra i suoi lungo la strada che scendo. C è più onore in tradire che in esser fedeli a metà. 37 nostalgia di futuro: l espressione ossi- morica allude alla sensazione che anche il futuro non sarà migliore del presente, oppure alla nostalgia verso il futuro per come era immaginato nel passato. 38 d un sorriso come-se-fosse: il poeta si appaga di un sorriso di autocommiserazione, che serve a sdrammatizzare il senso di angoscia, o anche dell illusione di trovarsi in una condizione diversa da quella reale. 40 ci assicura: ci fa sentire sicuri. 41 senza percosse: che non richiede metodi coercitivi, tanto siamo assuefatti a una condizione di docile passività. 42 Da quanto la paura: quello per cui l uomo chiama bontà la propria inettitudine (cioè la paura di compiere il male, a cui sarebbe istintivamente portato) è un concetto nietzschiano. 43 la mia vecchia impostura: la mia consueta tendenza a mentire a me stesso. 46 assai tempre: personalità meno tormentate e irrisolte. 47-48 tranquillo che scendo: il poeta ammette tristemente che il potere della civiltà neocapitalista (tranquillo despota) può annoverare anche lui tra i propri adepti, tra le rotelle dell ingranaggio socioeconomico. 49 C è più onore a metà: l autore è consapevole di essere fedele al sistema soltanto a metà, poiché l insoddisfazione che lo pervade gli impedisce una piena adesione a esso; rispetto a una simile ignavia, sarebbe più onorevole rifiutarsi di esserne complice e ripudiarne del tutto i valori. Le parole valgono nostalgia Composto dalla parola greca n stos ( ritorno ) e dal suffisso -algia (dal greco àlgos, dolore ), la nostalgia che a volte può essere «canaglia , come insegna una celebre canzone di Al Bano e Romina Power è il desiderio acuto di tornare a vivere in un luogo che è stato di soggiorno abituale e che ora è distante. Per estensione, è lo stato d animo melanconico causato dal desiderio di una persona lontana (o non più in vita) o di una cosa non più posseduta, dal rimpianto di condizioni ormai passate, dall aspirazione a uno stato diverso dall attuale. Conosci altri vocaboli italiani che contengano il suffisso -algia? ANALISI ATTIVA Un esame di coscienza laico I contenuti tematici Pur affermando che lo distrusse ragazzo l educazione dei preti (v. 12), il poeta compie in un certo senso una pratica tipicamente cattolica: l esame di coscienza. La sua prospettiva è però di tipo laico, e lo sguardo tutto proiettato su valori terreni, non più religiosi. L autore riflette sulla propria vita e sulle proprie abitudini, formulando propositi per il futuro: riservare più tempo a sé stesso (due ore almeno ogni giorno per me, v. 13), essere meno altruista (basta con la bontà, v. 14), evitare la sincerità a tutti i costi, obbedienza passiva 910 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi