Il magnifico viaggio - volume 6

25 30 35 40 qualcuno vorrebbe sentire da me qualche cosa di più. «Hai nulla da aggiungere tu? . «Io, no, non ho niente da dire . triste. Credetelo, in fondo, è triste. Non essere niente. Sfuggire così facilmente a tutte le noie del mondo. Sentirsi nell anima il vuoto quando altri più parla e ragiona. Veder quella brava persona imporsi un gran compito ignoto. E quelli che chiedono a un tratto: «Che avresti tu detto al mio posto? . «Io non avrei forse risposto Io mi sarei finto distratto . Non aver nulla, né mire, né bei sopraccapi, né vizi; osar fino in mezzo ai comizi: «No, sa? Non ho niente da dire . 45 50 55 Ed esser creduto un insonne, un uomo che veglia sui libri, un anima ardita che vibri da tutto uno stuolo di donne. «Mi dica, sua madre che dice? Io so dai suoi libri che adora sua madre. Nevvero, signora? nevvero che è tanto felice? Un figlio! Vederlo salire, seguirne il pensiero profondo . Ed io son l unico al mondo che non ha niente da dire. 32 le noie del mondo: le comuni preoc- cupazioni. 36 un gran compito ignoto: un alto e misterioso obiettivo (forse di tipo politico o sociale). 41 mire: scopi, obiettivi. 42 sopraccapi: preoccupazioni. 43 fino in mezzo ai comizi: persino nei comizi, dove tutti vogliono dire la loro. 47 un anima ardita che vibri: un ani- ma coraggiosa che palpiti (per nobili ideali). 48 da tutto di donne: è complemento d agente riferito al verbo esser creduto (v. 45). 70 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi