T5 ANALISI ATTIVA - Io non ho nulla da dire

Io non ho nulla da dire / T5 / Marino Moretti, Il giardino dei frutti / La mancanza di valori positivi / I motivi che compaiono in questa lirica sono tipicamente crepuscolari: l evasione, la rinuncia, l indifferenza. Senza più certezze da proclamare e da propagandare, il poeta crepuscolare abdica al ruolo solenne del poeta tradizionale. METRO Quartine di novenari a rima ABBA. Aver qualche cosa da dire nel mondo a se stessi, alla gente. Che cosa? Non so veramente perché io non ho nulla da dire. 5 10 15 20 Che cosa? Io non so veramente. Ma ci son quelli che sanno. Io no lo confesso a mio danno non ho da dir nulla ossia niente. Perché continuare a mentire, cercare d illudersi? Adesso ch io parlo a me mi confesso: io non ho niente da dire. Eppure fra tante persone, fra tanti culti colleghi io sfido a trovar chi mi neghi d aver questa o quella opinione, e forse mia madre, la sola che veda ora in me fino in fondo, è certa che anch io venni al mondo per dire una grande parola. Gli amici discutono d arte, di Dio, di politica, d altro: e c è chi mi crede il più scaltro perché mi fo un poco in disparte; 3 Che cosa?: il poeta afferma subito di non sapere in che modo esprimere sé stesso e il proprio sapere di fronte agli altri. 8 nulla ossia niente: ironica ridondanza che rende chiaro il concetto oltre ogni dubbio. 9-10 Perché continuare illudersi?: chi ostenta certezze mente (ingannando gli altri) oppure si illude (ingannando sé stesso). 10-11 Adesso confesso: la poesia crepuscolare è colloquio, confessione del poeta con sé stesso, non recitazione davanti a un pubblico. 14 culti: colti, raffinati. I colleghi sono gli altri letterati del tempo. 17-20 e forse mia madre grande parola: la madre del poeta, l unica che può capirlo fino in fondo, crede che il figlio sia nato per consegnare all umanità un messaggio importante (una grande parola), ma questi ritiene che si sbagli. 23-24 e c è chi disparte: poiché tende a non partecipare (mi fo un poco in disparte) alle discussioni sui temi politici e religiosi, gli amici lo considerano più furbo (il più scaltro), quasi che da parte sua ci sia l intento di non manifestare il suo punto di vista. In realtà egli non interviene semplicemente perché non ha nulla da dire. Le parole valgono opinione «La matematica non è un opinione , si dice. Perché su ciò che è esatto, non può esserci discussione. L opinione è, al contrario, il concetto che una o più persone si formano riguardo a fatti, fenomeni, manifestazioni, quando, mancando un criterio di certezza assoluta per giudicare della loro natura, si propone un interpretazione personale che si ritiene corretta e a cui si dà perciò il proprio assenso (ammettendo tuttavia la possibilità di ingannarsi nel giudicarla tale). di uso corrente il sintagma «opinione pubblica . Dopo averne spiegato il significato, forma una frase che lo contenga. LA CORRENTE / IL CREPUSCOLARISMO / 69

Il magnifico viaggio - volume 6
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi