Il magnifico viaggio - volume 6

DENTRO IL TESTO Limpidezza e prosaicità Il poeta si stupisce del fatto che i suoi culti colleghi (v. 14) e i suoi amici (v. 21) abbiano idee precise su ogni questione (d arte, / di Dio, di politica, d altro, vv. 21-22) e ostentino le proprie certezze con grande convinzione. evidente la polemica, pacata ma decisa, tra l ironico e il sarcastico (Ma ci son quelli che sanno, v. 6), contro la vacua saccenteria degli intellettuali alla moda e dei letterati più celebrati dal pubblico, come il bersaglio è sempre lo stesso Gabriele d Annunzio. Moretti al contrario sente di non avere nulla da dire (v. 4). La sua è la netta rinuncia ad affermare la validità di qualsiasi visione ideologica precostituita. L insistito ricorso alla negazione (Non so, v. 3; non ho, v. 4; Io no, v. 7, e così via) da un lato manifesta apertamente un intima sensazione di insufficienza e di inadeguatezza, dall altro introduce una nuova concezione della poesia e del ruolo del poeta, il quale, superata la roboante retorica del passato, è ora consapevole del carattere provvisorio e inaffidabile di ogni acquisizione. Il poeta del nuovo secolo sa di dover condividere soltanto con sé stesso la propria difficoltà di vivere, e di non poter incidere in alcun modo sulla realtà. Sempre più, nel corso del Novecento, la poesia diventerà afasia , parola impedita, incespicante, non più capace di trovare come dirà Montale «la formula che mondi possa aprirti (Non chiederci la parola, v. 9 T3, p. 299). Le scelte stilistiche Lo stile è dimesso, ma improntato a una limpidezza comunicativa che è il tratto distintivo della poesia di Moretti: una poesia facile da leggere e da comprendere, perché l autore evita il ricorso a vocaboli aulici, torsioni sintattiche e complicazioni retoriche, conseguendo spesso, in questo modo, l effetto di un esibita prosaicità. Al taglio colloquiale del dettato poetico contribuisce qui la presenza di parti dialogate (indicate con le virgolette); ma tutto il componimento è in realtà una sorta di dialogo del poeta con il lettore e, prima ancora, con sé stesso. COMPRENDERE 1 Che cosa afferma l autore a proposito di sé stesso e della sua visione del mondo? In che cosa consiste la sua diversità rispetto ad amici e colleghi? 2 Che cosa pensa la madre del poeta? E che cosa le risponde, indirettamente, quest ultimo? ANALIZZARE 3 Analizza e commenta i rapporti tra metrica e sintassi. In che modo le scelte dell autore vanno nella direzione della prosaicità? 4 Rintraccia nel testo espressioni e vocaboli tipici della comunicazione quotidiana. INTERPRETARE 5 Un modo verbale molto usato nella poesia è l infinito presente. Perché a tuo giudizio? Quale funzione espressiva svolge? CA VERSO LE COMPETENZE e CIVI cazion Il senso di una negazione I contenuti tematici Edu La poesia come rinuncia Spunti di realtà Dante avrebbe definito ignavia l atteggiamento qui rivendicato dal poeta di chi non ha certezze ed evita di assumere posizioni precise a proposito delle grandi questioni sociali che riguardano l individuo e la collettività (la religione, la politica). anche vero, però, che chi non ha certezze evita di imporle agli altri, come è invece proprio delle dittature e dei fondamentalismi di varia natura, dove la volontà di pochi pretende di farsi legge per tutti. Anche in democrazia, tuttavia, la convivenza e il confronto tra posizioni diverse possono non essere sempre facili o scontati. Come si può conciliare il diritto di esprimere le proprie convinzioni garantito dall articolo 21 della nostra Costituzione («Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione [...] ) con il rispetto per idee e posizioni diverse se non opposte? Scrivi la tua opinione in proposito in un testo argomentativo di circa 30 righe che faccia riferimento alla tua esperienza, diretta o indiretta, e alla realtà sociale di oggi. LA CORRENTE / IL CREPUSCOLARISMO / 71

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi