Il magnifico viaggio - volume 6

AME VERSO L ES O T A DI ST 25 30 35 40 della contessa Circia,23 ove luminarie e ghirlande dondolavano sopra le altane a lido,24 nello spiro seròtino25 del mare. Nereidi,26 ivi, appena emerse dal flutto, e subito ignudàtesi della lor veste, d alghe e di spuma27 fra l andirivieni dei camerieri in bianco e de sifoni diacci28 e delle fistule,29 solevano30 allegrare la notte fascinosa di Castel Porcano.31 La contessa, tra languide nenie, dimandava una fiala al sonno,32 all oblio: ai ghirigori vani, agli smarrimenti del sogno. [ ] Ma la contessa Circia ebriaca33 arrovesciava il capo all indietro, ricadendole i capelli zuppi (mentre palloncini gialli ridevano e dondolavano in cinese) nella torpida benignità della notte:34 zuppi d uno shampo di white label:35 la fenditura della bocca, quale in36 un salvadanaio di coccio, s inarcava sguaiata fino a potersi appuntare agli orecchi,37 le spaccava il volto come il cocomero dopo la prima incisione, in due batti batti,38 in due sottosuole di ciabatta: e dagli occhioni strabuzzati,39 che gli si vede il bianco di sotto a l iridi come d una Teresa riposseduta dal demonio,40 le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche,41 stille42 azzurrine: opalescenti43 perle d un contrabbandato Pernod.44 Invocava la fiasca del ratafià,45 chiamava le sovvenzioni46 del Papà, del Pape , del grande Aleppo;47 dell invisibile Onnipresente,48 ch era, tutt al contrario dell Onnivisibile fetente49 salutato salvatore d Italia, onnipotente nel praticare il solletico, ogni maniera di solletico: quanto era quello impotente a combinare checchefosse,50 e men che meno le sue verbose bravazzate. 23 appiè Circia: sotto il promontorio del Circeo. La mitica maga Circe, che dà il nome al monte, si confonde con la contessa Menegazzi. 24 altane a lido: le altane sono logge o terrazzi coperti, a forma di torretta, che in questo caso si affacciano verso il mare (a lido). 25 spiro seròtino: la brezza serale. 26 Nereidi: le mitiche ninfe del mare. una metafora per indicare le donne che escono dalle acque del mare dopo un bagno (emerse dal flutto). 27 ignudàtesi della lor veste, d alghe e di spuma: spogliatesi della loro vera veste, fatta di alghe e di schiuma, in quanto ninfe marine. 28 sifoni diacci: i sifoni sono le tipiche bottiglie (in questo caso ghiacciate: diacci) contenenti il seltz, sostanza gassata che serve ad allungare gli alcolici. 29 fistule: cannucce. un riferimento ironico ai cannelli da cui anticamente si prendeva dal calice il vino consacrato durante la messa. 30 solevano: erano soliti. 31 Castel Porcano: deformazione di Castel Porziano, vicino a Ostia. Poco oltre Gadda usa «Castel Porcino , per segnare ancora di più l analogia con i porci e la maga Circe. 32 dimandava una fiala al sonno: chiedeva un sonnifero, qualcosa che la facesse perdere nel sonno, nelle vane fantasie (ghirigori vani) del sogno. 33 ebriaca: ubriaca. 34 ricadendole i capelli zuppi nella torpida benignità della notte: nel gesto di rovesciare il capo, i capelli bagnati della Menegazzi ricadono all indietro, in una notte che viene descritta come sonnacchiosa e benigna. 35 white label: riferimento, in inglese, all etichetta bianca di una marca di whisky. L ebbrezza della Menegazzi si riversa anche sui capelli. 36 quale in: come in. 37 fino a potersi appuntare agli orecchi: fino a raggiungere, con le sue punte (della bocca), le orecchie. 38 batti batti: colpi. 39 strabuzzati: spalancati. 40 Teresa riposseduta dal demonio: santa Teresa d Avila, famosa per le sue estasi, che nel sogno vengono stravolte in possessioni demoniache. 41 lacrime etiliche: lacrime fatte di alcol. 42 stille: gocce. 43 opalescenti: semitrasparenti, lattiginose. 44 Pernod: famoso liquore francese che a contatto con l acqua acquista un colore lattiginoso. 45 fiasca del ratafià: bottiglia del ratafià, un altro liquore. 46 chiamava le sovvenzioni: chiedeva aiuto. 47 del Papà, del Papè, del grande Aleppo: con un gioco di parole, l invocazione al padre si trasforma in invocazione al diavolo, richiamando il verso dantesco «Pape Satàn, pape Satàn aleppe! (Inferno, VII, 1). 48 invisibile Onnipresente: Satana. 49 Onnivisibile fetente: Mussolini. Richiamato ancora, subito dopo, con quello. 50 checchefosse: qualsiasi cosa. A differenza del diavolo, che può e sa fare tutto, il Duce non sa e non può fare nulla, meno che mai ciò che promettevano le vanterie di cui riempiva i suoi discorsi (verbose bravazzate). COMPRENSIONE E ANALISI 1 Riassumi il testo in circa 10 righe, citando i luoghi che fanno da sfondo all avventura onirica. 2 In che cosa si trasforma l oggetto-topazio nella mente di Pestalozzi? 3 Dove si dirige il topazio durante la sua pazza corsa per la campagna notturna? L AUTORE / CARLO EMILIO GADDA / 693

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi