Il magnifico viaggio - volume 6

50 55 60 pra le ottomane pisciose e verdi,28 ma stavolta minacciate da un ben brutto rosso, e, sopra i cifoni29 e i credenzoni, custodi magari d un mezz etto di gorgonzola sudato,30 ma leccati già dalla fiamma come il capriolo dal pitone: con zampilli, spilli liquidi, dai serpi inturgiditi31 e fradici dei tubi di canapa, e lunghe, lancinanti zagaglie32 dagli idranti d ottone, che finiscono in bianche zazzere33 e nube nel cielo dell agosto torrido: e isolatori di porcellana semi-usti34 cader giù a pezzi a frantumarsi del tutto contro il marciapiede patatràf!: e fili di telefoni bruciati che svolavano via nella sera dalle lor mensole fatte roventi, con penisole nere e volanti di cartone e mongolfiere di tappezzeria carbonizzata, e giù, tra i piedi degli uomini, e dietro le scale mobili, anse e rigiri e impennate di tubi che sprizzano zampilli parabolici da tutte le parti nella mota35 della strada, vetri in briciole in un pantano d acque e di melma, pitali36 di ferro smaltato ripieni di carote buttati giù di finestra, ancora adesso!, contro gli stivaloni dei salvatori, i gambali dei genieri,37 dei carabinieri, degli ingegneri comandanti dei pompieri: e il protervo e indefesso38 cic-ciàc, e cici c e ciciàc, delle ciabatte femminine a raccoglier pezzi di pettine, o schegge di specchio, e immagini benedette di San Vincenzo de Liguori39 dentro lo sguazzo di quella catastrofica lavanderia.40 28 ottomane pisciose e verdi: tipo di di- vano. Pisciose si riferisce al fatto che grondano acqua in seguito all intervento dei pompieri e verdi è il loro colore originale. 29 cifoni: italianizzazione del milanese cifòn, comodino , tavolino da notte . 30 gorgonzola sudato: il formaggio a temperatura ambiente o al calore genera delle bollicine d acqua sulla superficie, come se sudasse . 31 serpi inturgiditi: i tubi assomigliano a serpenti resi duri e rigidi (inturgiditi) dall acqua che vi passa attraverso. 32 zagaglie: armi simili a corte lance. La metafora suggerisce il paragone tra il getto d acqua e il colpo delle lance. 33 zazzere: capigliature disordinate. 34 isolatori di porcellana semi-usti: materiale per l isolamento elettrico, fatto di porcellana, e che l incendio ha in parte bruciato. 35 mota: fango. 36 pitali: vasi da notte. 37 genieri: soldati appartenenti al corpo del genio militare. 38 protervo e indefesso: superbo e instancabile. 39 San Vincenzo de Liguori: si tratta di un incrocio tra due diversi santi: san Vincenzo de Paoli (1581-1660) e sant Alfonso Maria de Liguori (1696-1787). 40 catastrofica lavanderia: il diluvio provocato dall intervento dei vigili del fuoco. DENTRO IL TESTO L irrompere del fuoco e l intervento dei pompieri: un quadro d insieme La ridicolizzazione della borghesia I contenuti tematici L incipit cala il lettore in una sorta di aura mitica: Se ne raccontavano di cotte e di crude (r. 1). Subito dopo il richiamo ironico alle tecniche futuriste, incapaci di descrivere il fulmineo precipitare degli eventi, si entra direttamente e bruscamente nell azione. Lo sconvolgimento provocato dall improvviso incendio viene reso con la fuga caotica e terrorizzata dall ululante topaia (r. 3) da parte degli inquilini, presentati genericamente o esplicitamente (nome e/o cognome), per dare il senso del simultaneo accavallarsi delle persone spinte all esterno e in qualche modo rese simili dall infuriare del fuoco. Sul finire della prima parte antologizzata entrano in scena i pompieri, che anch essi frettolosamente si dirigono verso il luogo del disastro. La loro azione viene poi riportata nella seconda parte, nella quale si descrivono la lotta dell acqua contro il fuoco e il palazzo avvolto dal fumo e immerso in una enorme pozza di fango. All interno di questa rappresentazione frenetica non mancano gli attacchi comici al perbenismo borghese e alle sue ipocrisie: la prole globale (r. 5), che sta sottilmente a indicare i figli legittimi e illegittimi; le signore che, normalmente ben vestite e ordinate nell atto di dirigersi in chiesa, vengono raffigurate in frivole sottane bianche di pizzo (r. 8); il riferimento alla pegamoide (r. 25), sorta di succedaneo più economico del cuoio (fatto di una sostanza a base di celluloide); l elemento scatologico degli escrementi di cavallo; l accenno fugace ai capelli che sono vanamente ondulati (rr. 29-30), vanamente sia perché segno di civetteria femminile, sia perché ormai l acconciatura è rovinata dalla fretta e dalla paura; l accorrere protervo e indefesso (r. 61) per cercare di salvare da quella catastrofe oggetti che mescolano il profano (la vanità di pettini e di specchi) al sacro (l immagine votiva del santo). 684 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi