Il magnifico viaggio - volume 6

20 25 30 35 40 45 a destra del terzo, e poco dopo del quarto, il fuoco non pote a meno di liberare anche le sue proprie spaventose faville, tanto attese!, e lingue, a tratti subitanei,6 serpigne7 e rosse, celerissime nel manifestarsi e svanire, con tortiglioni neri di fumo, questo però pecioso e crasso8 come d un arrosto infernale, e libidinoso9 solo di morularsi10 a globi e riglobi o intrefolarsi11 come un pitone nero su di se stesso, uscito dal profondo e dal sottoterra tra sinistri barbagli;12 e farfalloni ardenti, cosi parvero, forse carta o più probabilmente stoffa o pegamoide13 bruciata, che andarono a svolazzare per tutto il cielo insudiciato da quel fumo, nel nuovo terrore delle scarmigliate,14 alcune a pie nudi nella polvere della strada incompiuta, altre in ciabatte senza badare alla piscia e alle polpette15 di cavallo, fra gli stridi e i pianti dei loro mille nati. Sentivano già la testa, e i capegli, vanamente ondulati,16 avvampare in un orrida, vivente face.17 Urlarono le sirene dalle ciminiere o dagli stabilimenti vicini verso il cielo torrefatto:18 e la trama criptosimbolica delle cose elettriche perfezionò gli appelli disperati dell angoscia.19 Dalle stazioni lontane, spalancatesi, le batterie20 delle autopompe fuoruscirono in corsa, impulsi pronti e celeri a sovvenire a ogni sùbito male delle fiamme,21 nel mentre l ultimo pompiere del quinto drappello, spiccato un salto, gli riusci d abbrancare con la sinistra l ultimo ferro del reggiscala dell autoscala di coda già in voltata fuori dal portone, e viceversa con la destra si finiva ancora d abbottonare la bottoniera della giacca di servizio. La sonnolenza impomatata22 dei guidatori d automobili che falciano via con il parafango i ginocchi de claudicanti vecchi alle svolte23 e, svaccati dentro macchina, ma saette pazze di fuori,24 stracciano via i cantoni ai più garibaldofrusti25 marciapiedi della metropoli, ecco sonerie elettriche premonitrici li bloccarono improvvisamente ai cantoni, poi, subito, l avvento delle trasvolanti sirene. Inchiodati i tram, i cavalli trattenuti al morso dal cavallaro, disceso di serpa:26 i cavalli col carro contro il culo, l occhio, all angolo, imbiancato da un ignoto motivo di terrore. [ ] «L incendio , dissero poi tutti, «e una delle cose più terribili che sia . Ed e vero: fra la generosità e la perplessità de pompieri d oro:27 fra cataratte d acqua potabile so- 6 subitanei: improvvisi. 7 serpigne: simili a serpi. 8 pecioso e crasso: termini rari e lettera- ri che rimandano alla pece e alla densità del fumo. 9 libidinoso: desideroso. 10 morularsi: moltiplicarsi. Come spiega lo stesso Gadda in un racconto del Castello di Udine, morulazione è termine tecnico della biogenesi che sta a indicare «il processo de consecutivi sdoppiamenti d una cellula fecondata [ ]. I nùvoli d incenso o di fumo vengono a morularsi in quanto un globo ne dà due, i due ne dàn quattro, ecc. ecc. (Imagine di Calvi). 11 intrefolarsi: avvolgersi. 12 sinistri barbagli: bagliori che incutono timore e paura. 13 pegamoide: prodotto simile al cuoio. 14 scarmigliate: l aggettivo sostantivato designa le donne, ritratte non di rado da Gadda in riferimento ai loro capelli. 15 polpette: escrementi. 16 vanamente ondulati: il capriccio dell ac- conciatura è vanificato dalle fiamme. 17 face: termine aulico per torcia , fiaccola . 18 torrefatto: così denso di fumo da sembrare abbrustolito. 19 trama angoscia: probabile ironica perifrasi tecnica per indicare il telefono, in grado di comunicare in modo più efficace la richiesta d aiuto ai vigili del fuoco. 20 le batterie: le squadre. 21 sovvenire fiamme: intervenire a ogni danno improvviso (sùbito) provocato dal fuoco. 22 impomatata: imbrillantinata; in Gadda ricorre spesso la descrizione dei capelli maschili acconciati con la brillantina. 23 alle svolte: nelle curve. Le macchine vanno così veloci che nell affrontare le curve rischiano di investire i passanti. 24 svaccati dentro macchina, ma saette pazze di fuori: gli automobilisti sono seduti in modo scomposto e rilassato nelle auto, ma corrono come fulmini. 25 stracciano via i cantoni ai più garibaldofrusti: rompono gli angoli (dei marcia- piedi). Deriva dal milanese strasciacant n, epiteto che viene riferito ad «autisti trasandati o maldestri (L Adalgisa). I marciapiedi sono così vecchi (frusti) che sembrano risalire ai tempi di Garibaldi. 26 serpa: il sedile della carrozza dove si siede il cocchiere. 27 pompieri d oro: l oro allude sia al colore dell elmetto, sia all espressione avere un cuore d oro . Le parole valgono cataratta Dal greco katarràktes cascata (a sua volta derivato di katarràsso, cadere giù ), la cataratta (o cateratta) è la stretta zona dell alveo fluviale originata comunemente dall erosione di una cascata, e distinta dalla cascata tipica (con un unico, grande salto) perché frazionata in una serie di piccoli salti alternati a sporgenze rocciose: l esempio tipico sono le cateratte del Nilo (o catadupe). Tutt altro significato di cataratta si ha in oculistica. Sapresti spiegarlo, magari dopo una breve ricerca? L AUTORE / CARLO EMILIO GADDA / 683

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Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi