Il magnifico viaggio - volume 6

90 95 100 105 110 nica: la mano: una spaventevole colatura d un rosso nero, da Faiti o da Cengio61 (don Ciccio rammemorò subito, con un lontano pianto nell anima, povera mamma!). S era accagliato62 sul pavimento, sulla camicetta tra i due seni: n era tinto anche l orlo della gonna, il lembo rovescio63 de quela64 vesta de lana buttata su, e l altra spalla: pareva si dovesse raggrinzare65 da un momento all altro: doveva de certo risultarne un coagulato66 tutto appiccicoso come un sanguinaccio.67 Il naso e la faccia, cosi abbandonata, e un po rigirata da una parte, come de chi nun ce la fa più a combatte, la faccia! rassegnata alla volontà della Morte, apparivano offesi da sgraffiature, da unghiate: come ciavesse68 preso gusto, quer boja,69 a volerla sfregiare a quel modo. Assassino! Gli occhi s erano affisati70 orrendamente: a guardà che, poi? Guardaveno, guardaveno, in direzzione nun se capiva da che, verso la credenza granne,71 in cima in cima, o ar soffitto. Le mutandine nun ereno insanguinate: lasciaveno scoperti li du72 tratti de le cosce, come du anelli de pelle: fino a le calze, d un biondo lucido. La solcatura del sesso 73 pareva d esse a Ostia d estate, o ar Forte de marmo de Viareggio,74 quanno so sdraiate su la rena a cocese,75 che te fanno vede tutto quello che vonno.76 Co quele maje tirate tirate77 d oggigiorno. Ingravallo, a capo scoperto, pareva lo spettro di se stesso. Domandò: «L avete mossa? . «No, dottore , gli risposero. «L avete toccata? . «No . Del sangue era stato portato attorno dai tacchi, da le suole di qualcuno, sur parquet de legno, che poi si vedeva bene che ci aveveno messo drento78 li piedi, in quer pantano de spavento.79 Ingravallo si irritò. Chi era stato?! «Sete na massa de burini! ,80 minacciò. «Brutti caprari de la Sgurgola! .81 61 da Faiti o da Cengio: cime alpine del Friuli, luogo di sanguinose battaglie della Prima guerra mondiale. Il pensiero della guerra fa ricordare a don Ciccio quegli anni e il dolore, suo e della madre, che li ha accompagnati. L immagine rimanda, ancora una volta, alla biografia di Gadda. 62 accagliato: condensato come fa il caglio nel trasformare il latte in formaggio. 63 rovescio: rovesciato. 64 quela: quella. 65 raggrinzare: rapprendere, raccogliere. 66 coagulato: participio sostantivato per rendere l immagine della coagulazione del sangue. 67 sanguinaccio: salume formato con un impasto di sangue di maiale. 68 ciavesse: ci avesse. 69 boja: nell immaginario popolare ro- mano, l esecutore delle condanne capitali è l incarnazione della ribalderia e della crudeltà. 70 affisati: fissati. 71 granne: grande. 72 li du: i due. 73 La solcatura del sesso: la linea della vagina che si percepisce attraverso le mutandine. 74 pareva d esse a Viareggio: sembrava di essere a Ostia, o a Forte dei Marmi di Viareggio. Ostia è municipio di Roma, da sempre è considerato il lido dei romani. Forte dei Marmi presso Viareggio è una località balneare toscana, famosa già durante il fascismo. 75 quanno so sdraiate su la rena a co- cese: quando sono sdraiate sulla spiaggia (su la rena) a cuocersi (cocese), cioè ad abbronzarsi. 76 vonno: vogliono. 77 quele maje tirate tirate: quei costumi da bagno strettissimi. 78 drento: dentro. 79 quer pantano de spavento: quella melma (il sangue) che faceva orrore. 80 Sete na massa de burini: siete una massa di villani e zotici. Anticamente burini erano i contadini che portavano il burro a Roma dalle campagne vicine. 81 caprari de la Sgurgola: pastori di Sgurgola (località rurale nei pressi di Frosinone). Epiteto tipicamente romano usato per dileggiare, indicando la provenienza non romana e dunque la villania. ANALISI ATTIVA L irruzione del caos e dell orrore I contenuti tematici L attenzione, degna di uno scrittore naturalista, con cui la penna di Gadda si sofferma sui dettagli, anche macabri, del cadavere (la posizione indecorosa assunta dalla donna, la terribile ferita alla gola) provoca un senso di orrore e di disgusto: il narratore non lascia nulla sottinteso e riporta la realtà, con tutto il suo dolore e il suo disordine. Il bellissimo corpo di Liliana, il suo candore, la sua eleganza, l equilibrio del suo volto e delle sue forme: tutto si perde e si sfalda di fronte allo strazio della morte, diventando quella cosa orribile L AUTORE / CARLO EMILIO GADDA / 677

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi