Il magnifico viaggio - volume 6

115 120 125 130 135 140 145 150 155 Allora i nostri fecero prender la penna in mano a Emilio e scrivere a Stefano che ci mandasse la deca44 se stava tanto bene. Da quella lettera non ci scrisse più, da lui non vedemmo un centesimo e in licenza non ci venne mai. Noi a casa non ce la facevamo a scalare uno scudo45 dal debito con la maestra. Lo congedarono dopo ventun mesi, s era fatto più massiccio e più superbo, gli ci volle un mese buono per riabituarsi al lavoro e ripigliarlo, adesso andava tutte le sere all osteria e tante notti rientrava ubriaco del vino che gli offrivano in paga del suo raccontare. Con noialtri suoi fratelli sembrava che crepasse46 a parlare un po del mare e di quei posti che aveva visto, ma all osteria il mazzo ce l aveva sempre lui47 e parlava solo sempre di donne forestiere che faceva schifo. S era rimesso a lavorare con me dietro le bestie che Emilio conduceva, ma io che avevo i bracci metà dei suoi rendevo il doppio di lui sul lavoro, lui alzava la schiena ogni cinque minuti e guardava sovente al passo della Bossola.48 Tornato Stefano in famiglia, venne l ora d Emilio di partire: andò a studiare da prete nel seminario di Alba. Avevamo potuto scalare sì e no due scudi dal debito con la maestra, e lei trovandosi con un piede nella tomba e senza nessuna necessità di riavere le sue cento lire, c era venuta una sera in casa a dire ai nostri che ci rimetteva il debito se le mandavamo il nostro Emilio a farsi prete. Non solo ci rimetteva il debito, ma ci passava uno scudo al mese per il suo mantenimento in seminario e qualche altra lira l avrebbe fatta sborsare al parroco. Emilio non disse niente, come niente dissi io davanti a Tobia Rabino che diventava mio padrone, i vecchi dissero di sì abbastanza in fretta. Il motivo può anche aver offeso nostro Signore, ma però mio fratello Emilio a fare il prete andava bene, prima di tutto perché Emilio era buono, e quello che in chiesa ci stava di più e meglio, e poi a scuola era il primo di tutto San Benedetto, e i miei, quando avevano qualche cosa da chiedere al cielo, era lui che facevano pregare, perché era il più innocente. E poi era di poche forze, cosa poteva fare senza penare era solo stare davanti alle bestie. Partì per il seminario un sabato mattina, sul biroccio49 di Canonica che andava a fare il mercato ad Alba. Lo baciammo tutti sulle guance, prima che montasse. Nostra madre piangeva, nostro padre le dava dei nomi50 perché piangeva e le disse: «O stupida, quando io ti mancherò, cosa ti sogni di meglio che andare a star con lui dove sarà parroco e fargli da perpetua? . C era Stefano, io che non mi capacitavo che tra cinque minuti sarei stato sulla terra senza più Emilio vicino, c era la maestra Fresia che parlava italiano51 con Emilio. Il parroco non c era, ma Emilio era stato in canonica la vigilia a sentire come doveva comportarsi in seminario i primi tempi. Canonica non si fidava a dare al cavallo perché sentiva i pianti di nostra madre, le venne vicino la maestra e le disse: «Melina, ma pensate alla consolazione di quando dirà la sua prima messa. E voi sarete la prima a ricevere la sua ostia . Poi nostro padre fece un segno a Canonica e partirono. Non ci avrei creduto chi m avesse detto che l avrei rivisto prima che fosse passato l anno, e proprio in Alba, dove sarei andato col mio padrone Tobia. 44 la deca: la paga dei militari, detta così perché distribuita ogni dieci giorni. 45 scudo: moneta d argento da cinque lire di corso legale fino alla Seconda guerra mondiale. 46 sembrava che crepasse: faceva molta fatica, non aveva mai voglia. 47 il mazzo ce l aveva sempre lui: era sem- pre lui a tenere banco, a essere al centro dell attenzione. L espressione deriva dal gioco delle carte. 48 passo della Bossola: il passo separa 582 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA Stefano dai luoghi in cui è stato da militare e dove sogna di tornare. 49 biroccio: carro a due ruote. 50 le dava dei nomi: la insultava. 51 che parlava italiano: mentre tutti gli altri parlavano dialetto.

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi