Il magnifico viaggio - volume 6

25 Di notte il paese è frugato dai fari, lo borda un insonnia di fuochi vaganti nella campagna, un fioco tumulto di lontane locomotive verso la frontiera. 22-26 Di notte la frontiera: «balenante e quasi irre- ale paesaggio notturno: i fari delle automobili, saettanti e intensi, sembra che lo frughino in ogni angolo; fuochi sparsi per la campagna, testimoni di gente ancora sveglia (insonnia), lo circondano da ogni parte (lo borda); verso la frontiera, si avverte l ansimare delle locomotive smorzato dalla lontananza (Frattini-Tuscano). Ma i fari potrebbero essere anche quelli delle guardie di confine che scrutano la frontiera. Va notata l intensa suggestione fonosimbolica dei due versi finali i cui suoni sembrano quasi rendere il rumore prodotto dal passaggio dei treni. Le parole valgono fioco L aggettivo fioco viene dallo stesso etimo di fiacco, incrociato con rauco, roco. Si dice di voce debole per impedimento fisico o anche per fenomeno psichico: «parlare con voce fioca ; «un fioco lamento ecc. A proposito di una luce, o di una sorgente di luce, significa debole , pallido , scarso : «un fioco chiarore , «un fioco lumicino . Indica dei contrari di fioco che potrebbero essere utilizzati nelle seguenti frasi: «La professoressa aveva una voce fioca ; «I lampioni emettevano una luce decisamente fioca . DENTRO IL TESTO La ricerca di pace L impossibilità dell abbandono Le analogie I contenuti tematici Sin dall inizio della lirica, il poeta si rivolge direttamente, con la seconda persona, alla sua Luino, con un avvio che evoca l atmosfera raccolta di un colloquio intimo. Il paese natio assurge a simbolo di un porto sicuro in cui ripararsi dalle tempeste della vita. Il paesaggio è reso concretamente, attraverso l indicazione di numerosi elementi oggettivi (i cumuli di carbone, v. 3; il bisbiglio della gente, v. 8; i battelli, v. 11; i suoni di zoccoli e canzoni, v. 14; i fari delle autovetture o delle guardie di frontiera, v. 22; l eco di lontane / locomotive, vv. 25-26). Si tratta di notazioni visive, con una particolare enfatizzazione della luce e dei colori (termine, quest ultimo, non a caso posto in posizione di rilievo alla fine del primo verso), e uditive, che però si caricano da subito di valenze affettive, sentimentali, interiori: il luogo delle radici rappresenta per il poeta un alternativa agli altri cieli (v. 9) sotto i quali le vicende della vita l hanno condotto, un mondo dove è ancora possibile emozionarsi nel contatto, seppure provvisorio, con gli altri (nell alto silenzio mi commuove / un bisbiglio di gente per le strade, vv. 7-8), un alternativa ad altri modi e sistemi di vita diversi, quali sono, per esempio, quelli più frenetici e spersonalizzanti delle città moderne. Tuttavia le ultime due strofe sembrano accentuare il motivo dell inquietudine, già preannunciato, ma trattenuto, nella prima parte del componimento (golfo irrequieto, v. 2; m attardo smarrito, v. 15). La posizione rilevata del verbo Fuggirò (v. 18), con cui si apre la penultima strofa, dice il senso di una fatale necessità: quando il vento e le burrasche romperanno la quiete e l incanto di quel paesaggio, il poeta dovrà lasciare la sua Luino. Il lessico dell ultima strofa frugato (v. 22), insonnia (v. 23), vaganti (v. 24), tumulto (v. 25) esprime proprio una condizione di forte irrequietezza: un abbandono totale alla memoria e al passato si rivela dunque alla lunga impossibile. Le scelte stilistiche Lontano dalle soluzioni più estreme di un Ermetismo di maniera, Sereni utilizza comunque le soluzioni retoriche tipiche di tale corrente letteraria. In questo testo può essere evidenziato soprattutto l uso dell analogia: il buio d una piazza del v. 16 sembra alludere all animo assorto e smarrito (v. 15) del poeta; e la vetrina illuminata (v. 17) al senso di pace interiore che il suo paese è in grado di trasmettergli. Il vento del v. 18 è forse un immagine dei rovesci e delle tempeste della vita, delle situazioni esistenziali che generano disagio e malessere. Suggestive espressioni analogiche sono anche i sintagmi una luce di calma (v. 17) e un insonnia di fuochi (v. 23). 372 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi