T6 Inverno a Luino

Inverno a Luino / T6 / Vittorio Sereni, Frontiera / Il luogo di una precaria quiete / Il poeta torna nel suo paese natale, Luino, sul Lago Maggiore, al quale dedica un intensa elegia insieme sentimentale ed esistenziale, in cui l intimo rapporto con i diversi aspetti della realtà è il presupposto per dipingere un vero paesaggio dell anima. Ma la pace della cittadina lacustre è interrotta da presenze inquietanti che vi penetrano sino a minarla in profondità. METRO Versi liberi raggruppati in 3 strofe di diversa lunghezza. 5 10 15 20 Ti distendi e respiri nei colori. Nel golfo irrequieto, nei cumuli di carbone irti al sole sfavilla e s abbandona l estremità del borgo. Colgo il tuo cuore se nell alto silenzio mi commuove un bisbiglio di gente per le strade. Morto in tramonti nebbiosi d altri cieli sopravvivo alle tue sere celesti, ai radi battelli del tardi di luminarie fioriti. Quando pieghi al sonno e dài suoni di zoccoli e canzoni e m attardo smarrito ai tuoi bivi m accendi nel buio d una piazza una luce di calma, una vetrina. Fuggirò quando il vento investirà le tue rive; sa la gente del porto quant è vana la difesa dei limpidi giorni. Mikalojus K. iurlionis, Scintille (III) (particolare), 1906. Kaunas, Lituania, National Museum of Art. 2 irrequieto: animato di presenze e attività. 3-5 nei cumuli del borgo: le ultime ca- se di Luino (l estremità del borgo), sulle quali si riflette lo sfavillare dei cumuli di carbone ritti (irti) al sole, luccicano e si adagiano pigramente nella luce invernale. I mucchi di carbone servivano per alimentare le locomotive. Il verbo s abbandona richiama Ti distendi del v. 1. 6-8 Colgo per le strade: al poeta sembra di percepire il cuore palpitante del paese amato quando nel silenzio profondo (al- to) gli capita di sentire le voci dei passanti, che destano in lui un intima commozione. 9 tramonti nebbiosi: quelli della grigia Milano, dove Sereni si era trasferito. 10 sopravvivo celesti: torno a vivere grazie alle tue sere (quando il poeta torna a Luino) oppure nella speranza delle tue sere (quando è altrove e spera di tornarvi). 11 del tardi: della tarda serata. 12 di luminarie fioriti: adorni di luci (anastrofe). 13 pieghi al sonno: stai per addormentarti (essendo ormai notte inoltrata). 14 e dài canzoni: risuoni dello scalpitio dei cavalli che trainano le ultime carrozze e del canto dei nottambuli. 16-17 m accendi una vetrina: illumini una vetrina nell oscurità di una piazza, simbolo di un barlume di pace. 20-21 quant è vana giorni: com è provvisoria, illusoria la difesa che il clima sereno offre al paese (dei limpidi giorni è genitivo soggettivo), prima che il vento e il maltempo lo investano. LA CORRENTE / ERMETISMO E DINTORNI / 371

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi