Vittorio Sereni

Vittorio Sereni LA VITA Vittorio Sereni nasce a Luino (Varese), sul Lago Maggiore, nel 1913. Dal 1932 vive a Mila no, dove si laurea nel 1936 in Estetica con il filosofo Antonio Banfi. Dopo aver insegnato nei licei (19371940), collabora alla rivista Corrente . Chiamato alle armi nel 1939, vie ne congedato nel settembre 1940 e richiamato nel 1941, lo stesso anno del suo esordio poetico con la raccolta Frontiera. Fatto prigioniero dagli angloamericani nel 1943 in Sicilia, è trasferito in Nord Africa (Al geria e Marocco), dove resta rinchiuso in diversi campi di prigionia sino al luglio del 1945. Tornato a Milano con la fine della guerra, riprende l insegnamento (19481952), prima di essere assunto all ufficio stampa e propaganda della Pirelli, dove rimane fino al 1958, quan do passa alla direzione editoriale della casa editrice Mondadori. Muore a Milano nel 1983. La prima fase LE OPERE La formazione poetica di Sereni avviene nell ambiente milanese che aveva dato vita al perio dico Corrente , presso le cui edizioni esce la prima raccolta, Frontiera (1941), ma anche nell ambito delle riviste fiorentine Il Frontespizio e Campo di Marte , sulle quali Sereni pubblica alcune poesie. Tuttavia la sua opera, pur prendendo le mosse dall Ermetismo, se ne distingue fin dall esordio per un dettato sobrio e trasparente, privo dell oscurità che ca ratterizza quella scuola, tanto che il critico Gianfranco Contini ha parlato, a proposito del primo Sereni, di un inclinazione elegiaca. Indicato da Luciano Anceschi (nell antologia da lui curata La linea lombarda, 1952) come capostipite della variante lombarda del novecentismo poetico, Sereni sviluppa il suo stile nella direzione dell essenzialità: «Ogni ecceden za andata altrove. O spenta , scriverà in Fissità (nella raccolta Gli strumenti umani, 1965). Un ermetismo controverso In sede critica è stata a lungo dibattuta la maggiore o minore appartenenza del primo Sereni all area dell Ermetismo. Uno dei suoi più autorevoli studiosi, il filologo Dante Isel la, ha visto in Frontiera «una lingua poetica diversa ma non meno aristocraticamente selettiva di quella degli adepti dell orfismo fiorentino , e così esclusiva da apparire più nel solco di Ungaretti che non di Montale, con il quale tuttavia egli ha rintracciato i tanti segni di una «consuetudine familiare . Dunque potremmo concludere dicendo che Sere ni fu in rapporto sia con l Ermetismo fiorentino, sia con le altre più significative esperien ze poetiche di quegli anni, rimanendone in vario modo influenzato. La produzione successiva Le scarne raccolte successive si legano ai momenti salienti della sua vicenda umana, dalle esperienze di guerra e di prigionia (Diario d Algeria, 1947) agli anni dello sviluppo eco nomico, vissuti con severo distacco critico, all insegna di un profondo rigore morale e di un costante impegno civile (Gli strumenti umani, 1965; Stella variabile, 1979): in un suo celebre componimento, Una visita in fabbrica (scritto negli anni Cinquanta e poi com preso nella raccolta Gli strumenti umani), il poeta parla per esempio degli «asettici inferni della produzione industriale, basata sullo sfruttamento dei più deboli da parte del potere neocapitalistico. Nelle poesie degli anni Sessanta e Settanta si accentua la dimensione narrativa, che lega il dato esistenziale alla riflessione sulla Storia collettiva. Nella produzione di Sereni la critica ha riscontrato una sostanziale componente diaristica, nel senso che nessuna immaginazione può prendere forma se non viene alimen tata dalla continuità della storia personale del poeta, dalle ragioni costanti e immutabili che condizionano la sua sofferta osservazione del mondo. 370 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi