T7 ANALISI ATTIVA - Non sanno d’essere morti

VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE c un ossimoro. 1 Da che cosa è provocata la commozione del poeta? 2 Quale sensazione suscita in lui la vista di una vetrina illuminata nella piazza buia? 3 Quando il poeta dice che lascerà Luino? ANALIZZARE d un anastrofe. 6 INTERPRETARE 7 4 Già al primo verso a proposito di Luino troviamo verbi psicologici e umanizzanti come Ti distendi e respiri. Trova altri vocaboli ed espressioni che indicano questa umanizzazione del luogo e spiegane l effetto complessivo. 5 Nel sintagma fioco tumulto (v. 25) possiamo identificare a una sineddoche. Che cosa possiamo notare a proposito del vocabolo frontiera su cui si chiude la poesia? Quale significato ulteriore può assumere, secondo te, oltre a quello letterale? SCRIVERE PER... RACCONTARE 8 b un chiasmo. Come definiresti la sintassi del componimento? Sono presenti enjambement? Se sì, con quali effetti espressivi? Parla di un luogo a cui sei stato personalmente legato e delle sensazioni che provi tornandoci in un testo espositivo-narrativo di circa 30 righe. Non sanno d essere morti / T7 / Vittorio Sereni, Diario d Algeria / L angoscia della prigionia / Il testo, tratto dalla raccolta Diario d Algeria, in gran parte incentrata sul secondo conflitto mondiale, definisce in maniera icastica la condizione dei prigionieri di guerra, che l autore ha sperimentato in prima persona, come uno stato di morte in vita . La poesia è stata scritta a Saint-Cloud, il campo di concentramento presso il porto algerino di Orano, in cui Sereni è stato recluso per quasi due anni. Audio LETTURA METRO Versi liberi. 5 Non sanno d essere morti i morti come noi, non hanno pace. Ostinati ripetono la vita si dicono parole di bontà rileggono nel cielo i vecchi segni. Corre un girone grigio in Algeria nello scherno dei mesi ma immoto è il perno a un caldo nome: ORAN. 2 i morti come noi: i prigionieri. 4 ripetono la vita: ripetono ogni giorno gli stessi gesti, convinti che quella sia vita. 5 si dicono parole di bontà: si incoraggiano a vicenda. 6 rileggono segni: fanno previsioni sul futuro, come se scrutassero nel cielo il proprio destino sulla base di antiche credenze come lo zodiaco. 7 un girone grigio: l allusione all Inferno dan- tesco dice la pena dei prigionieri nell opprimente (grigio) campo di concentramento. 8 nello scherno dei mesi: il lento scorrere del tempo della prigionia sembra burlarsi dei prigionieri di guerra per l inattività cui sono costretti. 9 ma immoto è il perno a un caldo nome: ORAN: ma c è un punto fermo nella vita dei reclusi, attorno al quale ruota, nei loro pensieri, il nome della città che li ospita, Orano, calda dal punto di vista climatico, ma anche perché essa sembra assurgere qui a immagine di quel calore di vita a cui i deportati aspirano, essendo il luogo in cui vorrebbero potersi muovere liberamente. Dunque il nome della città diventa il simbolo della speranza di libertà, «dolce nome di un futuro che deve ancora cominciare e che non si sa se mai comincerà (Gioanola). LA CORRENTE / ERMETISMO E DINTORNI / 373

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi