La rivoluzione stilistica

La dimensione corale Per queste ragioni in Ungaretti la dimensione del conflitto non può essere quella priva ta. I gesti eroici dannunziani e l entusiasmo futurista sono sostituiti da una vocazione alla coralità: per quanto in sé ripugnante, la guerra permette di riscoprire un umanità solidale, una visione comunitaria della vita, l amore e la fratellanza che la civil tà borghese hanno estirpato. In altri termini, la minaccia incombente della morte fa ri emergere un sentimento della socialità offerto dal nudo fatto di esistere, secondo una prospettiva ideologica assai simile a quella della «social catena auspicata da Leopar di nella Ginestra. Questo modo di sentire si riverbera nelle immagini adottate dalla poesia di Ungaretti. Esem plare in tal senso è la metafora ricorrente della «fibra o del «brandello a cui è ridotto l essere umano, privato di tutte le fisime superflue della vita civile. La rappresentazione di sé stesso come «una docile fibra / dell universo (I fiumi, T7, p. 174) sottolinea l esisten za di una sorta di identità comune, che cancella le differenze, abbatte le di stanze, supera i confini (di nazione, di lingua, di censo) e accomuna tutte le crea ture nella cornice della natura, talvolta umanizzata sotto il segno della sofferenza (l «albero mutilato ancora nei Fiumi, v. 1, o il «brandello di muro in San Martino del Carso, v. 4, T8, p. 179). La rivoluzione stilistica La passione adolescenziale per la poesia ALLE ORIGINI DELLO SPERIMENTALISMO UNGARETTIANO L itinerario che conduce Ungaretti a sperimentare nuovi mezzi espressivi parte dalla lettura giovanile dei versi di Baudelaire, Rimbaud e Mallarmé, amati durante il periodo scolastico trascorso presso l cole Suisse Jacot di Alessandria d Egitto, dove si impartiva l insegnamen to della lingua e della letteratura francese. Gli anni egiziani costituiscono una fondamenta le miniera di suggestioni estetiche e culturali: il deserto come luogo di miraggi e di silenzio; l immagine del nomade alla ricerca della patria, cioè delle radici; il bilinguismo quale con seguenza della frequentazione della cultura italiana e di quella francese; lo stesso motivo del porto sepolto che abbiamo visto al centro del suo immaginario poetico. L incontro parigino con l avanguardia La successiva esperienza francese porta Ungaretti a contatto con gli ambienti dell a vanguardia e gli consente di intrecciare amicizie feconde, come quella con il poeta Guillaume Apollinaire, da cui apprende una inedita dimensione spaziale della parola: i suoi Calligrammes ( p. 108) forniscono il modello per testi brevi e brevissimi, svinco lati da schemi metrici e capaci di sondare, attraverso la libertà assoluta della parola, la realtà più profonda della psiche e della condizione umana. La frequenza, alla Sorbo na, ai corsi del filosofo Henri Bergson gli suggerisce inoltre l idea della memoria e del tempo interiore come durata : allo spazio empirico e oggettivo subentra quello oni rico e soggettivo. L incontro con il Futurismo: influenza e superamento Non va nemmeno sottovalutata la conoscenza del Futurismo. Attraverso Ardengo Soffici e Giovanni Papini, che insieme dirigevano la rivista Lacerba e svolgevano un impor tante attività di promozione dell arte d avanguardia, il poeta si avvicina a questa corren te: apprende la lezione della cosiddetta «immaginazione senza fili , ossia l abolizione dei legami sintattici tra le parole, e approfondisce le qualità evocative dell analogia. In effetti, le prime prove ungarettiane si giovano chiaramente dei modi propri del Futuri smo e assecondano il suo invito a superare le convenzioni espressive tradizionali: il rifiuto 156 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi