Il magnifico viaggio - volume 6

della punteggiatura, della sintassi e della metrica tradizionali; il predominio della meta fora e della stessa analogia; gli espedienti grafici e tipografici assunti in funzione lirica. Tale innegabile influenza si stempera però nei successivi sviluppi della poetica di Ungaretti, in virtù del bisogno di concretezza e di essenzialità, della tendenza al canto che traspare nell insistito gioco delle sillabe e delle allitterazioni, e soprattutto del po tere evocativo che egli assegna alla parola. Se, dunque, le avanguardie aprono la strada alla frammentazione, con Ungaretti la ten denza si complica e si approfondisce significativamente: non basta infrangere i legami fra le parole, dissolverle in una libertà senza vincoli sintattici e grammaticali; occorre isolarle e lasciarle vivere nel vuoto della pagina recuperandone il significato e la meraviglia che nei rumori caotici della quotidianità finiscono per andare perduti. Dalla poesia sim bolista, e in particolare da quella di Mallarmé, Ungaretti apprende la necessità di scavare dentro i vocaboli, facendone riemergere la limpidezza e svelando il loro il valore as soluto. In altre parole, si tratta di concedere ai termini una patina indefinita e, al tempo stesso, sublime, restituendo dignità a «una parola in stato di crisi , facendole assume re il significato primigenio, rendendola sintetica fino a sfiorare il silenzio. Il valore della parola La parola lirica banalizzata dai Crepuscolari, caricata di sfrenato vitalismo dai Futuri sti, frammentata dai vociani riacquista così una nuova valenza magica, in grado di cogliere il minuscolo e prezioso nucleo di senso contenuto nella vita umana. Nel testo conclusivo della sua raccolta d esordio, Ungaretti descrive la poesia come «la limpida meraviglia / di un delirante fermento : ogni singola parola «scavata è nella mia vita / come un abisso (Commiato, T9, p. 183). Quanto più si libera delle relazioni (grammaticali e logiche), tanto più la parola as sume rilievo in sé e per sé: sillabata, staccata in pause, sospesa tra i bianchi della pagi na, essa può illuminare verità profonde e cogliere l «inesauribile segreto che riposa al fondo delle esistenze umane. Ciò spiega la crescente ricerca di essenzialità, che possia mo notare attraverso le varianti dei singoli componimenti, i quali si presentano, reda zione dopo redazione, sempre più asciutti, quasi scarnificati . Filippo Tommaso Marinetti, Les mots en liberté futuristes (particolare), Edizioni Futuriste di poesia, Milano, 1919. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 157

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Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi