Il magnifico viaggio - volume 2

175 180 185 190 195 se voi sapessi le mie doglie amare, faresti compagnia a mie lamenti. Lasciate questo miserel passare c ha l ciel nimico e tutti gli elementi, che vien per impetrar merzé da Morte: dunque gli aprite le ferrate porte. PlutOne Chi è costui che con suo dolce nota muove l abisso, e con l ornata cetra? I veggo fissa d Iss on la rota, Sisifo assiso sopra la sua petra e le Belide star con l urna vota, né più l acqua di Tantalo s arretra; e veggo Cerber con tre bocche intento e le Furie acquietate al pio lamento. OrfeO O regnator di tutte quelle genti c hanno perduto la superna luce, al qual discende ciò che gli elementi, ciò che natura sotto l ciel produce, udite la cagion de mie lamenti. Pietoso amor de nostri passi è duce: non per Cerber legar fei questa via, ma solamente per la donna mia. Una serpe tra fior nascosa e l erba mi tolse la mia donna, anzi il mio core: ond io meno la vita in pena acerba, 175 se voi doglie: se voi conosceste i miei dolori. 180 gli aprite porte: apritegli le porte di ferro (dell Inferno). 182 ornata: armoniosa. 183-186 I veggo s arretra: io vedo ferma la ruota di Issione, Sisifo seduto sopra il suo masso (petra) e le Danaidi immobili con le urne vuote, e l acqua non si ritrae più davanti a Tantalo. Tutte le pene infernali, insomma, sono come sospese per effetto del canto di Orfeo. Issione è l amante di Giunone, punito da Giove che lo ha legato a una ruota in perpetuo movimento. Sisifo, il più astuto tra i mortali, fa rotolare eternamente sulla china di una collina un macigno che, una volta arrivato alla cima, ricade sempre giù in basso. Le Belidi (o Danaidi), dopo avere ucciso i loro sposi, nell Ade vengono condannate al supplizio di riempire d acqua una botte che la perde incessantemente. Infine Tantalo, macchiatosi di innumerevoli colpe, nell oltretomba è immerso nell acqua, ma è sempre assetato perché, quando cerca di bere, l acqua si ritira. 187 intento: ad ascoltare con le bocche aperte. 188 acquietate: calmate. 189 regnator: sovrani. Si riferisce sia a Plutone sia a Proserpina. 190 superna: del mondo terreno. 192 ciò che produce: tutto ciò che gli elementi producono combinandosi, ciò che produce la natura al di sotto delle sfere celesti. 194 Pietoso duce: letteralmente, l amore supplichevole è guida dei miei passi, cioè: sono guidato dal dolore d amore. 195 fei: feci. 197 nascosa: nascosta. 199 meno: conduco. Le parole valgono superno un peccato che alcune parole siano oggi poco più che un residuo dal gusto un po rétro. Superno è tra queste: nessuno usa più questo aggettivo, che pure è l esatto contrario di una parola di uso quotidiano, inferno. Mentre inferno designa ciò che è al di sotto di noi, ovvero il terribile oltretomba riservato ai dannati, superno sta a indicare ciò che è in alto e che ci sovrasta, come le bellezze della volta celeste. Il corrispettivo di superno, superiore, è una forma latina comparativa sopravvissuta nella nostra lingua: il suo superlativo può essere, a seconda dei contesti, supremo o sommo. Indica i superlativi delle seguenti forme latine che, come superiore, sono tuttora usate in italiano: esteriore; inferiore; interiore; posteriore; ulteriore. LA CORRENTE / LA LETTERATURA MEDICEA / 73

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento