T6 - La supplica di Orfeo

La supplica di Orfeo / T6 / Angelo Poliziano, Fabula di Orfeo, vv. 149-244 / Il potere della poesia / Un pastore informa Orfeo della morte dell amata Euridice: al mitico cantore non resta che scendere nell Ade e tentare, grazie alla propria preghiera poetica, di convincere gli dèi inferi a restituirla a lui e alla vita. METRO Ottave di endecasillabi con schema di rime ABABABCC. 150 155 160 165 170 OrfeO Dunque piangiamo, o sconsolata lira, ché più non si convien l usato canto. Piangiam, mentre che l ciel ne poli agira e Filomela ceda al nostro pianto. O cielo, o terra, o mare! o sorte dira! Come potrò soffrir mai dolor tanto? Euridice mia bella, o vita mia, senza te non convien che n vita stia. Andar convienmi alle tartaree porte e provar se là giù merzé s empetra. Forse che svolgeren la dura sorte co lacrimosi versi, o dolce cetra; forse ne diverrà pietosa Morte ché già cantando abbiam mosso una pietra, la cervia e l tigre insieme avemo accolti e tirate le selve, e fiumi svolti. Pietà! Pietà! del misero amatore pietà vi prenda, o spiriti infernali. Qua giù m ha scorto solamente Amore, volato son qua giù colle sue ali. Posa, Cerbero, posa il tuo furore, ché quando intenderai tutte e mie mali, non solamente tu piangerai meco, ma qualunque è qua giù nel mondo ceco. Non bisogna per me, Furie, mugghiare, non bisogna arricciar tanti serpenti: 150 non si convien: non è adatto. l usa- to: il consueto. 151 Piangiam agira: piangiamo finché il cielo gira intorno ai poli, cioè per sempre. 152 Filomela pianto: Filomela si arrenda al mio pianto (che è più addolorato del suo). Secondo il mito, Filomela si vendicò del cognato Tereo, che, dopo averla violentata, le aveva tagliato la lingua perché non potesse accusarlo. Abile tessitrice, Filomela riprodusse la triste storia in un ricamo, che mandò alla sorella Procne, la quale, per pu- nire l uomo, uccise il figlio e lo diede in pasto a Tereo. In seguito gli dèi trasformarono Filomela in rondine e Procne in usignolo. 153 dira: crudele (latinismo). 154 tanto: tanto grande (latinismo). 157 tartaree: del Tartaro, cioè degli Inferi. 158 provar s empetra: provare a vedere se laggiù si può ottenere una grazia. 159 svolgeren: rovesceremo. 162 ché: visto che. 163 insieme avemo accolti: abbiamo fatto pacificamente convivere. 72 / UMANESIMO E RINASCIMENTO 164 tirate svolti: abbiamo trascinato le foreste e deviato i fiumi. 167 m ha scorto: mi ha scortato. 169 Cerbero: mitico cane a tre teste, cu- stode dell entrata dell Ade. 172 qualunque ceco: chiunque si trova quaggiù, in questo mondo senza luce. 173 Furie: le tre divinità romane degli Inferi (Aletto, Megera, Tisifone), corrispondenti alle Erinni greche. mugghiare: urlare. 174 serpenti: le Furie hanno serpenti al posto dei capelli.

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento