Il magnifico viaggio - volume 2

Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1485. Firenze, Galleria degli Uffizi. Piero di Cosimo, Presunto ritratto idealizzato di Simonetta Vespucci, 1485-1505. Chantilly, Musée Condé. Sandro Botticelli, Ritratto ideale di dama (Simonetta Cattaneo?), 1480 ca. Francoforte, Staedelsches Kunstinstitut. Morì [ ] nella città nostra una donna, la quale se mosse a compassione generalmente tutto il popolo fiorentino, non è gran maraviglia perché di bellezze e gentilezze umane era veramente ornata quanto alcuna che inanzi a lei fussi suta [stata]; e, infra l altre sue eccellenti dote, avea così dolce e attrattiva maniera [affabile cordialità], che tutti quelli che con lei avevono qualche domestica notizia credevono da essa sommamente essere amati. [ ] E se bene la vita sua, per le sue degnissime condizioni, a tutti la facessi carissima, pure la compassione della morte, e per la età molto verde e per la bellezza che, così morta, forse più che mai alcuna viva mostrava [a causa della sua giovane età e della sua bellezza che conservava, pur da morta, più di ogni altra donna viva], lasciò di lei un ardentissimo desiderio. In questa trasfigurazione letteraria Lorenzo non è solo. Perfino il suo agente di fiducia, Sforza Bettini, inviato al capezzale di Simonetta insieme al suo me dico, ne descrive così il decesso: «Puossi [Si può] ben dire che sia stato il secondo Trionpho della morte, che veramente havendola voi vista così morta come la era, non vi saria parsa manco bella e vezzosa che si fusse in vita [non vi sarebbe sembrata meno bella e affascinante di come fosse mentre era viva] . Al suo funerale partecipano migliaia di persone, desiderose di sfilare davanti alla sua bara, lasciata scoperta perché tutti potessero ammirare la bellez za che la morte non aveva offuscato. Simonetta è sepolta nella chiesa d Ognissanti, nella Cappella Vespucci affrescata da Domenico Ghirlandaio. Non lontano, sul pavimento, vorrà essere sepolto anche Botticelli, desideroso di riposare per sempre ai suoi piedi. Qualche anno dopo, un altro famoso artista fiorentino, Piero di Cosimo, dipingerà una Cleopa tra con le sembianze di Simonetta Cattaneo, con un aspide attorno al collo: un inquietante ricordo della sua fine prematura o un insinuante simbolo erotico? Forse tutt e due le cose, un monumento alla bellezza e la presenza incombente della fine: il tema o, me glio, l ossessione più sinistra della cultura umanistica fiorentina. LA CORRENTE / LA LETTERATURA MEDICEA / 71

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento