Il magnifico viaggio - volume 2

25 30 11 Poi, quando già nel ciel parean le stelle, tutto gioioso a sua magion tornava; e n compagnia delle nove sorelle celesti versi con disio cantava, e d antica virtù mille fiammelle con gli alti carmi ne petti destava: così, chiamando amor lascivia umana, si godea con le Muse o con Diana. ottava 11 Poi, quando già apparivano nel cielo le stelle, tornava tutto felice nel suo palazzo; e in compagnia delle Muse (delle nove sorelle) cantava con desiderio versi sublimi e destava negli animi [di chi lo ascoltava] con le poesie di guerra (alti carmi) mille fiaccole di antico valore militare: così, definendo l amore una debolezza degli uomini, si divertiva con la poesia (Muse) o con la caccia (Diana). [ ] 35 40 45 50 55 33 Ah quanto a mirar Iulio è fera cosa romper la via dove più l bosco è folto per trar di macchia la bestia crucciosa, con verde ramo intorno al capo avolto, colla chioma arruffata e polverosa, e d onesto sudor bagnato il volto! Ivi consiglio a sua fera vendetta prese Amor, che ben loco e tempo aspetta; 34 e con sua man di leve aier compuose l imagin d una cervia altera e bella: con alta fronte, con corna ramose, candida tutta, leggiadretta e snella. E come tra le fere paventose al gioven cacciator s offerse quella, lieto spronò il destrier per lei seguire, pensando in brieve darli agro martire. 35 Ma poi che nvan dal braccio el dardo scosse, del foder trasse fuor la fida spada, e con tanto furor il corsier mosse, che l bosco folto sembrava ampia strada. La bella fera, come stanca fosse, più lenta tuttavia par che sen vada; ma quando par che già la stringa o tocchi, picciol campo riprende avanti alli occhi. 27 nove sorelle: sono le Muse, le divinità greche, figlie di Zeus e di Mnemosine, protettrici delle arti e delle scienze. 29 antica fiammelle: la rustica austerità di Iulio lo porta a cantare imprese di guerra, non certo sentimenti amorosi. 32 Diana: è la dea della caccia; qui rap- presenta per metonimia l arte venatoria, mentre le Muse indicano, sempre per metonimia, la poesia in generale. 38 bagnato il volto: accusativo alla greca. 44 candida: reminiscenza petrarchesca ottava 33 Ah che cosa spaventosa è guardare Iulio aprirsi un varco (romper la via) dove il bosco è più folto per stanare (trar di macchia) la bestia inferocita, con un ramo verde avvolto intorno al capo, con i capelli arruffati e pieni di polvere, e con il volto bagnato da un sudore che fa onore! Qui Amore, che sa aspettare il luogo e il momento propizi, prese la decisione (consiglio) di compiere la sua crudele vendetta; ottava 34 e Amore con le sue mani creò la figura (imagin), fatta di aria leggera, di una cerva superba e bella, dalla fronte alta, le corna ramose, completamente bianca, aggraziata e agile. E non appena (come) quella, tra le fiere spaventate (paventose), si mostrò alla vista del giovane cacciatore, [questi] felice spronò il cavallo per seguirla, credendo di darle una morte dolorosa (agro martire) in poco tempo. ottava 35 Ma dopo che fece scoccare la freccia inutilmente, trasse fuori dal fodero la spada fidata, e spinse il cavallo con tale impeto che il folto bosco sembrava una strada comoda. Il bell animale, come se fosse stanco, dà la sensazione di procedere sempre (tuttavia) più lento; ma quando sembra che [Iulio] stia per afferrarlo o toccarlo, riguadagna una piccola distanza (picciol campo) davanti al suo sguardo. («Una candida cerva sopra l erba / verde m apparve , Canzoniere, 190, 1-2). 53 La bella fera: evidente la ripresa da Chiare, fresche et dolci acque («la fera bella et mansueta , Canzoniere, 126, 29). LA CORRENTE / LA LETTERATURA MEDICEA / 65

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento