Il magnifico viaggio - volume 2

Le Stanze per la giostra: un poema che traveste il mondo Approfondisci LETTURA CRITICA di Attilio Momigliano La Fabula di Orfeo: un mito senza lieto fine Con l opera in ottave Stanze di messer Angelo Poliziano cominciate per la giostra del Magnifico Giuliano di Piero de Medici Poliziano intende celebrare la vittoria del fratello di Lorenzo, Giuliano, in un torneo cavalleresco disputato nel 1475. Il progetto però non viene ultimato: l uccisione di Giuliano durante la congiura dei Pazzi e la prematura morte di Simonetta Cattaneo ( pp. 7071), la donna amata dal protagonista del poema, indu cono l autore a interromperlo all inizio del secondo libro. L opera appartiene dunque al genere encomiastico: Poliziano vuole riferirsi a un even to realmente accaduto ed esaltarne il protagonista. Tuttavia, il motivo adulatorio non va ol tre la dedica, rimanendo estraneo allo sviluppo dell esile trama, calata in una dimensione mitica e in un atmosfera trasognata e rarefatta. In questo mondo senza tempo, il giovane cacciatore Iulio (dietro il cui nome si cela Giuliano de Medici), inizialmente nemico d amo re, finisce per sperimentare la forza irresistibile del sentimento. L amore suscitato in lui da una donna divina, la ninfa Simonetta, segna la conclusione del suo processo di formazio ne e della sua crescita spirituale: come prescrive il pensiero neoplatonico, solo l amore, vero e proprio fondamento del cosmo, può sublimare l anima ed elevarla verso il cielo. La caratteristica principale delle Stanze è infatti la trasfigurazione: i personaggi (stiliz zati e privi di una concreta psicologia), gli episodi (dalla chiara valenza allegorica), la natura (immersa in una primavera intatta e lussureggiante), le figure mitologiche (Venere, Cupido, gli amorini) non hanno nulla a che fare con l esistenza reale. Il filtro della letteratura ren de immobile ed evanescente quell universo così irreale e onirico, fatto di continui rimandi e citazioni di versi, stilemi e luoghi comuni della tradizione poetica, dai classici greci e la tini a quelli volgari, senza trascurare la simbologia filosoficoreligiosa del Neoplatonismo di Marsilio Ficino. Del resto, per Poliziano la letteratura non ha lo scopo di rappresentare il reale, ma ha la funzione civilizzatrice di educare al bello, concependo e idealizzando un mondo di assoluta perfezione. Così egli intende travestire la contemporaneità, rea lizzando il sogno condiviso dalla sua generazione di un paradiso perfetto, non tocca to dalle tensioni e aperto all accoglienza dei sublimi sentimenti della gioia e dell amore. Per questo, insieme ai quadri di Botticelli, che non a caso nascono all interno dello stes so orizzonte culturale ed estetico, le Stanze per la giostra rappresentano la più efficace di chiarazione di poetica dell arte umanistica. Come Lorenzo de Medici, ma con una consapevolezza critica e una ricchezza di scelte de cisamente superiori, anche Poliziano è portato a sperimentare, cimentandosi con tematiche, forme metriche (dall ottava alla terzina, dai settenari agli endecasillabi), generi e modelli diversi: sua è la prima opera teatrale in lingua volgare di argomento profano, Fabula di Orfeo (fabula è qui nel senso latino di rappresentazione scenica), che l autore compone di getto, in soli tre giorni, durante il soggiorno mantovano, nel 1480. Il testo narra in for ma drammatica la vicenda resa celebre dal IV libro delle Georgiche virgiliane e soprattut to dal X e XI libro delle Metamorfosi di Ovidio del mitico cantore greco Orfeo, cui viene concesso di scendere agli Inferi per riportare in vita la moglie Euridice. L impresa fallisce, poiché egli, contravvenendo alla condizione imposta dal re dell oltretomba Plutone, si vol ta indietro per vedere il viso della sposa mentre la sta riconducendo sulla terra. La favola si conclude con la morte di Orfeo, dilaniato dalle Baccanti adirate per la sua decisione di non amare più nessuna donna dopo Euridice. La celebrazione della potenza della poesia, incarnata dalla magica lira con cui Orfeo è capace di incantare le persone e gli elementi della natura, è così perturbata dalla struggente meditazione sulla forza ineluttabile della Fortuna e della Morte, che dominano inesorabili l esistenza umana. LA CORRENTE / LA LETTERATURA MEDICEA / 57

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento