Angelo Poliziano

VIDEO Angelo Poliziano Precoce grecista Poeta mediceo La produzione di un intellettuale universale Angelo Poliziano Temi e pensieri LA VITA Angelo Ambrogini deriva il nome con cui è noto, Poliziano, dal paese di Montepulciano, presso Siena, in latino Mons Politianus, dove nasce nel 1454. A Firenze, sin dalla gioven tù, si distingue per il precoce talento letterario, tanto da meritarsi l appellativo di «omeri co giovinetto (Marsilio Ficino) in omaggio alla sua elegante traduzione in latino dei pri mi libri dell Iliade. Nel 1473 entra al servizio di Lorenzo de Medici, con il ruolo prima di cancelliere, poi di precettore dei figli del signore. Poeta celebrato, incarnazione dell Umanesimo e massimo interprete letterario nella corte medicea, Poliziano si allontana da Firenze nel 1479 a causa di alcuni dissidi con la moglie di Lorenzo, Clarice Orsini, e ripara a Mantova presso il cardinale Federigo Gonzaga. Ritornato a Firenze, insegna eloquenza greca e latina fino alla morte, avvenuta nel 1494, due anni dopo quella del suo mecenate Lorenzo. LE OPERE Per la sua ricca produzione e per i motivi e gli interessi che la ispirano, Poliziano rappre senta il prototipo del letterato umanista. Appassionato sin dall adolescenza degli stu di filologici (che raccoglie nel 1489 nei Miscellanea), si occupa di tradurre, ricostruire e in terpretare con rigore scientifico testi greci e latini, da Callimaco ad Aristotele, da Virgilio a Orazio. Autore di opere in versi (odi, epigrammi, elegie) e prose in lingua latina (da ricor dare soprattutto le Sylvae, prolusioni poetiche condotte sul modello dell omonima opera di Stazio, letterato latino del I secolo), Poliziano vi riversa il suo amore per i classici, assimi lando con onnivora curiosità anche autori minori dell ultimo periodo dell Impero romano ed evitando così la stanca ripetizione di richiami e reminiscenze in cui cadono quasi tut ti i poeti umanisti. La dotta varietà dello stile Anche nella sua produzione in volgare è possibile cogliere lo stesso intreccio di riferimenti letterari: la sua poetica (riassunta nella formula docta varietas, cioè dotta varietà ) lo porta ad accogliere sia le immagini del patrimonio classico sia il lessico e le forme della po esia volgare. L autore rivendica tale eclettismo come un mezzo per valorizzare la propria libertà artistica: in una famosa polemica con il ciceroniano Paolo Cortese, il quale afferma la necessità di imitare solo un autore, Poliziano sostiene l ideale di uno stile fermentato da molteplici letture e da una inesausta volontà di contaminare idee ed espressioni attinte li beramente da tutto il patrimonio della latinità, senza disdegnare quello moderno volgare. Il risultato è un impasto originale, in cui risonanze classiche, stilnovistiche e petrarche sche convivono per dare voce a una poesia melodiosa e armonizzata, priva di drammati che lacerazioni e sottratta ai condizionamenti della realtà e del tempo. Le Rime: elegante intrattenimento lirico Le Rime, composte in gran parte in età giovanile, presentano fonti di ispirazione e temi diversi, dall esaltazione della giovinezza e dell amore ai motivi religiosi. Alla va rietà dei toni e degli argomenti corrisponde anche quella dei registri formali: immagini auliche ed echi della tradizione popolare si alternano e a volte si fondono, rispecchian do la volontà dell autore di esplorare tutte le possibilità espressive della lingua volga re e di documentare le oscillazioni della sua anima, sempre in bilico tra realtà e sogno, gioia e malinconia. 56 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento