Il magnifico viaggio - volume 2

Giulio Romano, Cortile interno di Palazzo Te, dal 1526. Mantova. Giulio Romano, Decorazione della Sala dei Giganti, 1531-1535, affresco. Mantova, Palazzo Te. Un palazzo per lo svago dettagli che derivano dal lessico classico sono presentati in modo scherzoso: per esempio, nel cortile, al centro degli archi, i conci sembrano scivolare verso il basso, schiacciati dal peso della struttura, come se l intero edificio fosse sul punto di cedere. Questa volontà di stupire ritorna anche all interno della villa, sfarzosamente decorata: nella spettacolare Sala dei Giganti è rappresentata, in un vortice spiraliforme di nubi, la vittoria di Giove e delle divinità classiche sui giganti ribelli che avevano tentato di scalare il monte Olimpo, e con meraviglioso illusionismo i mostri sembrano franare insieme alla stanza stessa, coinvolgendo lo spettatore in un gioco di grande partecipazione emotiva. Non sempre però le opere manieriste sono così angoscianti e tormentate: talvolta il Manierismo diventa solo uno stile estremamente raffinato, nato per colpire, impressionare ma anche divertire un ricco patrono. Tra il 1524 e il 1534 Giulio Romano, che a Roma era stato allievo di Raffaello, si trasferisce a Mantova e qui per il marchese Federico II Gonzaga costruisce Palazzo Te, una villa suburbana, situata subito al di fuori delle vecchie mura della città, luogo di piaceri e di svago. L architettura imita quella delle antiche ville romane ma, in un continuo gioco che doveva meravigliare e stupire il marchese e i suoi ospiti, alcuni L EPOCA E LE IDEE / 481

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento