Il magnifico viaggio - volume 2

55 60 65 70 75 80 la quale gli fu acconsentita per la reputazione43 del re. Acquistata adunque il duca la Romagna e sbattuti44 e Colonnesi, volendo mantenere quella e procedere più avanti, lo impedivano45 dua cose: l una, le arme sua che non gli parevano fedeli; l altra, la volontà di Francia; cioè che l arme Orsine, delle quali si era valuto, gli mancassino sotto, e non solamente gl impedissino lo acquistare ma gli togliessino lo acquistato, e che il re ancora non li facessi il simile.46 Delli Orsini ne ebbe uno riscontro quando, dopo la espugnazione di Faenza, assaltò Bologna, che gli vidde andare freddi in quello assalto;47 e circa il re conobbe lo animo suo quando, preso el ducato d Urbino assaltò la Toscana: da la quale impresa il re lo fece desistere. Onde che48 il duca deliberò di non dependere più da le arme e fortuna d altri; e, la prima cosa, indebolì le parte Orsine e Colonnese in Roma: perché tutti gli aderenti loro, che fussino gentili49 uomini, se gli guadagnò,50 faccendoli suoi gentili uomini e dando loro grandi provisioni,51 e onorògli, secondo le loro qualità, di condotte e di governi:52 in modo che in pochi mesi negli animi loro l affezione delle parti si spense e tutta si volse nel duca. Dopo questo, aspettò la occasione di spegnere e capi Orsini, avendo dispersi quelli di casa Colonna: la quale gli venne bene, e lui la usò meglio.53 Perché, avvedutosi54 gli Orsini tardi che la grandezza del duca e della Chiesa era la loro ruina feciono una dieta alla Magione nel Perugino;55 da quella nacque la ribellione di Urbino, e tumulti di Romagna e infiniti periculi del duca, e quali tutti superò con l aiuto de franzesi. E ritornatoli la reputazione, né si fidando di Francia né di altre forze esterne, per non le avere a cimentare56 si volse alli inganni; e seppe tanto dissimulare l animo suo che li Orsini medesimi, mediante il signore Paulo,57 si riconciliorno seco,58 con il quale il duca non mancò d ogni ragione di offizio per assicurarlo,59 dandoli danari veste e cavalli, tanto che la simplicità60 loro gli condusse a Sinigaglia nelle sua mani.61 Spenti adunque questi capi e ridotti e partigiani loro sua amici, aveva il duca gittati assai buoni fondamenti alla potenza sua, avendo tutta la Romagna col ducato di Urbino, parendoli massime aversi acquistata amica la Romagna e guadagnatosi quelli populi per avere cominciato a gustare il bene essere loro.62 E perché 43 per la reputazione: grazie al prestigio. 44 sbattuti: sconfitti. 45 impedivano: ostacolavano. 46 cioè simile: cioè (temeva) che le truppe degli Orsini, delle quali si era servito (valuto), lo abbandonassero (gli mancassino sotto) e che non solo gli impedissero di portare avanti la conquista, ma anche lo privassero di ciò che aveva già conquistato, e che anche il re francese si comportasse allo stesso modo. 47 Delli Orsini assalto: degli Orsini (cioè della loro fedeltà) ebbe una riprova (negativa) quando, dopo aver espugnato Faenza, andò all assalto di Bologna, poiché li vide combattere in quell assedio senza entusiasmo, con una certa riluttanza (freddi). 48 Onde che: perciò. 49 gentili: nobili. 50 se gli guadagnò: li fece passare dalla sua parte. 51 provisioni: paghe, remunerazioni. 52 onorògli governi: li gratificò in base alle loro capacità, nominandoli governatori o comandanti. 53 la quale meglio: la quale (occasione) gli capitò a puntino e lui la seppe sfruttare al meglio. Si coglie l ironia con cui Machiavelli sottolinea l ingenuità degli Orsini, caduti nelle trappole dell astuto Valentino. 54 avvedutosi: accortisi. 55 una dieta Perugino: una riunione (in realtà, una congiura ordita dagli Orsini contro il Valentino) al castello della Magione, presso Perugia. 56 per cimentare: per non doverle mettere alla prova. 57 il signore Paulo: Paolo Orsini, rappresentante della sua famiglia, che stipulò un patto di riconciliazione con il Valentino nell ottobre 1502. 58 seco: con lui. 59 non mancò assicurarlo: non tralasciò alcun gesto cortese per rassicurarlo. 60 la simplicità: l ingenuità. 61 nelle sua mani: il 31 dicembre 1502, a Senigallia, il Valentino aveva invitato i suoi oppositori, della famiglia degli Orsini, con il pretesto di confermare la riconciliazione. Fu l occasione per catturarli e strangolarli. Machiavelli ne parla diffusamente nel trattatello Descrizione del modo te- nuto dal Duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, il Signor Pagolo e il duca di Gravina Orsini. 62 Spenti essere loro: uccisi dunque questi capi e fattisi amici i loro sostenitori, il duca aveva gettato fondamenta molto solide al proprio potere, poiché possedeva tutta la Romagna con il Ducato di Urbino, e gli sembrava di aver ottenuto l amicizia della Romagna e il favore di quelle popolazioni, dal momento che esse avevano cominciato a usufruire di un certo benessere. Le parole valgono desistere Insistere può essere sbagliato: non c è nulla di meno saggio che perseverare in un impresa quando non ci sono più le condizioni per realizzarla. Ma desistere che è il contrario di insistere è un verbo che trasmette malinconia: è un fermarsi che implica un tornare indietro, una rinuncia fatta a malincuore, l abbandonare un azione già iniziata. D altra parte, desistere da un proposito sbagliato è segno di ragionevolezza e non di codardia. Chi desiste si può dire che «getta la spugna : qual è l origine di questa espressione? L AUTORE / NICCOL MACHIAVELLI / 369

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento