Il magnifico viaggio - volume 2

FINESTRA SUL 900 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Ariosto & Italo Calvino Libro, è venuta sera, mi sono messa a scrivere più svelta, dal fiume non viene altro che il rombo lassù della cascata, alla finestra volano muti i pipistrelli, abbaia qualche cane, qualche voce risuona dai fienili. Forse non è stata scelta male questa mia penitenza, dalla madre badessa: ogni tanto mi accorgo che la penna ha preso a correre sul foglio come da sola, e io a correrle dietro. verso la verità che corriamo, la penna e io, la verità che aspetto sempre che mi venga incontro, dal fondo d una pagina bianca, e che potrò raggiungere soltanto quando a colpi di penna sarò riuscita a seppellire tutte le accidie, le insoddisfazioni, l astio che sono qui chiusa a scontare. Poi basta il tonfo d un topo (il solaio del convento ne è pieno), un buffo di vento improvviso che fa sbattere l impannata (proclive sempre a distrarmi, m affretto ad andarla ad aprire), basta la fine d un episodio di questa storia e l inizio di un altro o soltanto l andare a capo d una riga ed ecco che la penna è ritornata pesante come una trave e la corsa verso la verità s è fatta incerta. Ora devo rappresentare le terre attraversate da Agilulfo e dal suo scudiero nel loro viaggio: tutto qui su questa pagina bisogna farci stare, la strada maestra polverosa, il fiume, il ponte, ecco Agilulfo che passa sul suo cavallo dallo zoccolo leggero, toc-toc toc-toc, pesa poco quel cavaliere senza corpo, il cavallo può fare miglia e miglia senza stancarsi, e il padrone poi è instancabile. Ora sul ponte passa un galoppo pesante: tututum! è Gurdulù che si fa avanti aggrappato al collo del suo cavallo, le due teste così vicine che non si sa se il cavallo pensi con la testa dello scudiero o lo scudiero con quella del cavallo. Traccio sulla carta una linea diritta, ogni tanto spezzata da angoli, ed è il percorso di Agilulfo. Quest altra linea tutta ghirigori e andirivieni è il cammino di Gurdulù. Quando vede svolazzare una farfalla, subito Gurdulù le spinge dietro il cavallo, già crede d essere in sella non del cavallo ma della farfalla e così esce di strada e vaga per i prati. Intanto Agilulfo cammina avanti, diritto, seguendo il suo cammino. Ogni tanto gli itinerari fuori strada di Gurdulù coincidono con invisibili scorciatoie (o è il cavallo che si mette a seguire un sentiero di sua scelta, poiché il suo palafreniere non lo guida) e dopo giri e giri il vagabondo si ritrova a fianco del padrone sulla strada maestra. [ ] Libro, ora sei giunto alla fine. Ultimamente mi sono messa a scrivere a rotta di collo. Da una riga all altra saltavo tra le nazioni e i mari e i continenti. Cos è questa furia che m ha preso, quest impazienza? Si direbbe che sono in attesa di qualcosa. Ma cosa mai possono attendere le suore, qui ritirate appunto per star fuori delle sempre cangianti occasioni del mondo? Cos altro io aspetto tranne nuove pagine da vergare e consueti ritocchi della campana del convento? [ ] Sì, libro. Suor Teodora che narrava questa storia e la guerriera Bradamante siamo la stessa donna. Un po galoppo per i campi di guerra tra duelli e amori, un po mi chiudo nei conventi, meditando e vergando le storie occorsemi, per cercare di capirle. Quando venni a chiudermi qui ero disperata d amore per Agilulfo, ora ardo per il giovane e appassionato Rambaldo. Per questo la mia penna a un certo punto s è messa a correre. Incontro a lui, correva; sapeva che non avrebbe tardato ad arrivare. La pagina ha il suo bene so- 324 / UMANESIMO E RINASCIMENTO c Italo Calvino.

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento