Il magnifico viaggio - volume 2

85 90 95 100 105 79 Ruine di cittadi e di castella stavan con gran tesor quivi sozzopra. Domanda, e sa che son trattati, e quella congiura che sì mal par che si cuopra. Vide serpi con faccia di donzella, di monetieri e di ladroni l opra: poi vide boccie rotte di più sorti, ch era il servir de le misere corti. 80 Di versate minestre una gran massa vede, e domanda al suo dottor ch importe. «L elemosina è (dice) che si lassa alcun, che fatta sia dopo la morte . Di vari fiori ad un gran monte passa, ch ebbe già buono odore, or putia forte. Questo era il dono (se però dir lece) che Constantino al buon Silvestro fece. 81 Vide gran copia di panie con visco, ch erano, o donne, le bellezze vostre. Lungo sarà, se tutte in verso ordisco le cose che gli fur quivi dimostre; che dopo mille e mille io non finisco, e vi son tutte l occurrenze nostre: sol la pazzia non v è poca né assai; che sta qua giù, né se ne parte mai. 82 Quivi ad alcuni giorni e fatti sui, ch egli già avea perduti, si converse; che se non era interprete con lui, 82 sozzopra: sottosopra, alla rinfusa. 83-84 Domanda si cuopra: chiede a san Giovanni e apprende che le rovine di cui sopra sono la conseguenza dei trattati di pace e di alleanza (conclusi ma evidentemente non rispettati) e delle congiure che così difficilmente rimangono occulte (che sì mal par che si cuopra, letteralmente che si coprono così male , e dunque che si scoprono con facilità ). 85 serpi con faccia di donzella: l immagine (che ricorda le Arpie) allude alla rapacità fraudolenta dei falsari di monete (monetieri) e dei ladri del verso successivo. 87 boccie: brocche, ampolle di vetro. sorti: sorte, fogge. 88 il servir de le misere corti: il servizio nelle misere corti. Ariosto vuol dire che il favore goduto dai cortigiani è più fragile che il vetro: per questo, tutte quelle boccie rotte. 90 dottor: guida (letteralmente, maestro ). ch importe: che cosa significhi. 91-92 L elemosina dopo la morte: dice che quelle minestre versate sono le elemosine che alcuni stabiliscono (si lassa alcun) che siano fatte dopo la propria morte. Tali elemosine, essendo poco meritorie, sono dunque inutili (come sono inutili delle minestre versate): inutili si intende per la salvezza dell anima. 94 ch ebbe forte: che in passato (già) profumò gradevolmente, mentre ora puzzava assai. 95 se però dir lece: se è lecito chiamarlo dono (o non piuttosto danno). 304 / UMANESIMO E RINASCIMENTO 96 Constantino fece: è la celebre dona- zione di Costantino a papa Silvestro, origine del potere temporale della Chiesa, qui visto evidentemente in termini negativi. 97 panie con visco: la pania è una trappola che si cosparge di vischio (visco) per catturare gli uccelli. 99 in verso ordisco: intesso nei miei versi (cioè elenco nel testo ). 100 che gli fur quivi dimostre: che gli vennero mostrate qui. 102 l occurrenze nostre: i casi umani. 104 né se ne parte mai: non si allontana mai dalla Terra. 105-108 Quivi diverse: qui Astolfo si volse (si converse) a osservare alcune giornate da lui perdute e alcune azioni (fatti) non eseguite; ed egli non le avrebbe

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento