Il magnifico viaggio - volume 2

55 che la più parte ingombran di quel loco: ciò che in somma qua giù perdesti mai, là su salendo ritrovar potrai. 60 76 Passando il paladin per quelle biche, or di questo or di quel chiede alla guida. Vide un monte di tumide vesciche, che dentro parea aver tumulti e grida; e seppe ch eran le corone antiche e degli Assiri e de la terra lida, e de Persi e de Greci, che già furo incliti, et or n è quasi il nome oscuro. 65 70 75 80 77 Ami d oro e d argento appresso vede in una massa, ch erano quei doni che si fan con speranza di mercede ai re, agli avari principi, ai patroni. Vede in ghirlande ascosi lacci; e chiede, et ode che son tutte adulazioni. Di cicale scoppiate imagine hanno versi ch in laude dei signor si fanno. 78 Di nodi d oro e di gemmati ceppi vede c han forma i mal seguiti amori. V eran d aquile artigli; e che fur, seppi, l autorità ch ai suoi danno i signori. I mantici ch intorno han pieni i greppi, sono i fumi dei principi e i favori che danno un tempo ai ganimedi suoi, che se ne van col fior degli anni poi. 55 mai: qualche volta. 57 biche: mucchi. 59 tumide vesciche: sacche rigonfie. 61 le corone antiche: i regni dell antichità. 62 la terra lida: la Lidia (antica regio- ne dell Asia Minore), di cui Creso fu l ultimo re. 63 Persi: persiani. 63-64 già furo incliti: un tempo furono famosi. 67 mercede: ricompensa. 68 patroni: protettori. 69 ascosi: nascosti. 71 scoppiate: per il troppo cantare. 72 versi ch in laude dei signor si fanno: i versi che i poeti di corte compongono in lode (laude) dei loro signori. 73 ceppi: il ceppo era propriamente uno strumento di tortura nel quale si chiudevano i piedi del prigioniero. Qui il termine ceppi vale genericamente come catene . 74 i mal seguiti amori: gli amori assecondati per nostra disgrazia, cioè quelli che avremmo fatto meglio a lasciar perdere. 75 seppi: sta probabilmente per seppe (Astolfo). Altrimenti, se si tratta effettivamente di una prima persona, Ariosto si riferisce alla fonte fittizia da cui avrebbe attinto la notizia, cioè Turpino, un vescovo del tempo di Carlo Magno a cui la tradizione attribuisce la composizione di storie sui paladini di Francia. In tal caso, la prima persona sottintenderebbe forse anche che il poeta ha provato quegli artigli sulla propria pelle, nella sua carriera di cortigiano. 76 ai suoi: ai loro fedeli collaboratori. 77 han pieni i greppi: riempiono le balze della valle. 78 fumi: onori vani. 79 ganimedi: giovani favoriti. 80 che se ne van col fior degli anni poi: che poi svaniscono insieme con il fiore della giovinezza. Le parole valgono tumido Possono esserlo le labbra, specie se sono state oggetto di un ritocchino dal chirurgo plastico, o il ventre, se un qualche motivo momentaneo o patologico lo rende esageratamente gonfio. Ma anche un torrente può essere tumido, se un temporale lo ha riempito d acqua, e perfino un modo di parlare, se risulta anch esso gonfio, cioè, fuor di metafora, ampolloso. Scrivi il sostantivo e l aggettivo corrispondenti alle seguenti definizioni e derivanti, proprio come tumido, dal verbo latino tumere: processo morboso di un organo, che si manifesta con un aumento del suo volume ; ingrossato a seguito di un infiammazione o un colpo subìto . L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 303

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento