Il magnifico viaggio - volume 2

la mia virginità ti raccomando più che l anima mia, più che la vita. Dunque in presenza del mio caro Orlando da questo ladro mi sarà rapita? 95 più tosto di tua man dammi la morte, che venir lasci a sì infelice sorte . (raccomando) la mia verginità più della mia anima, più della vita. Dunque mi sarà sottratta (rapita) da questo ladro in presenza del mio caro Orlando? Uccidimi con la tua stessa mano piuttosto che lasciarmi andare incontro (venir lasci) a un destino così infelice . 16 Queste parole una ed un altra volta fanno Orlando tornar per ogni stanza, con passione e con fatica molta, 100 ma temperata pur d alta speranza. Talor si ferma, ed una voce ascolta, che di quella d Angelica ha sembianza (e s egli è da una parte, suona altronde), che chieggia aiuto; e non sa trovar donde. ottava 16 Queste parole inducono (fanno) Orlando a tornare più e più volte (una ed un altra volta) in ogni stanza, con patimento e con molta fatica, sebbene (ma pur) alleviata da una profonda (alta) speranza. Talvolta si ferma e ascolta una voce che sembra (ha sembianza) quella di Angelica che chiede (chieggia) aiuto (e se lui è da una parte, risuona dall altra); e non sa capire da dove provenga (non sa trovar donde). 17 105 Ma tornando a Ruggier, ch io lasciai quando dissi che per sentiero ombroso e fosco il gigante e la donna seguitando, in un gran prato uscito era del bosco; io dico ch arrivò qui dove Orlando 110 dianzi arrivò, se l loco riconosco. Dentro la porta il gran gigante passa: Ruggier gli è appresso, e di seguir non lassa. ottava 17 Ma tornando a Ruggiero, che io lasciai quando raccontai (dissi) che, inseguendo il gigante e la donna per un sentiero ombroso e scuro (fosco), era uscito dal bosco [trovandosi] in un grande prato, dico che egli arrivò qui dove poco fa è giunto (dianzi arrivò) Orlando, se riconosco il luogo. L enorme gigante oltrepassa la porta: Ruggiero gli è vicino (appresso), e non desiste (non lassa) dal seguirlo. 18 Tosto che pon dentro alla soglia il piede, per la gran corte e per le logge mira; 115 né più il gigante né la donna vede, e gli occhi indarno or quinci or quindi aggira. Di su di giù va molte volte e riede; né gli succede mai quel che desira: né si sa imaginar dove sì tosto 120 con la donna il fellon si sia nascosto. 19 Poi che revisto ha quattro volte e cinque di su di giù camere e logge e sale, pur di nuovo ritorna, e non relinque che non ne cerchi fin sotto le scale. 125 Con speme al fin che sian ne le propinque selve, si parte: ma una voce, quale 107 il gigante seguitando: in preceden- za (canto XI) Ruggiero era apparso sulla scena mentre inseguiva un gigante che gli pareva trascinasse con sé Bradamante. 284 / UMANESIMO E RINASCIMENTO ottava 18 Non appena (Tosto che) mette il piede oltre la soglia, esplora con lo sguardo (mira) il grande cortile (corte) e i loggiati; e non vede più né il gigante né la donna, e inutilmente (indarno) muove in giro (aggira) gli occhi da una parte e dall altra (or quinci or quindi). Va su e giù più volte e torna indietro (riede); e non gli accade mai ciò che desidera (desira): né sa immaginare dove in così poco tempo (sì tosto) il vigliacco (il fellon) si sia nascosto con la donna. ottava 19 Dopo che ha esplorato (Poi che revisto ha) quattro e cinque volte su e giù camere e portici (logge) e sale, ritorna nuovamente (pur di nuovo), e non tralascia di cercare (non relinque che non ne cerchi) perfino sotto le scale. Infine, con la speranza (speme) che siano nelle selve vicine (propinque), se ne va (si parte): ma una voce come quella che aveva chiamato

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento