Il magnifico viaggio - volume 2

60 65 70 75 80 85 90 11 E mentre or quinci or quindi invano il passo movea, pien di travaglio e di pensieri, Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, re Sacripante et altri cavallieri vi ritrovò, ch andavano alto e basso, né men facean di lui vani sentieri; e si ramaricavan del malvagio invisibil signor di quel palagio. ottava 11 E mentre un po di qua un po di là (or quinci or quindi) vagava, pieno di affanni e di preoccupazioni, vi incontrò Ferraù, Brandimarte, il re Gradasso, Sacripante e altri cavalieri che andavano su e giù (alto e basso), e facevano percorsi a vuoto (vani sentieri) non meno di lui, e si lamentavano (si ramaricavan) del crudele, invisibile padrone di quel palazzo. 12 Tutti cercando il van, tutti gli danno colpa di furto alcun che lor fatt abbia: del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; ch abbia perduta altri la donna, arrabbia; altri d altro l accusa: e così stanno, che non si san partir di quella gabbia; e vi son molti, a questo inganno presi, stati le settimane intiere e i mesi. ottava 12 Mentre tutti cercano ciò che è inutile, tutti lo accusano di aver rubato loro qualcosa: uno è agitato perché gli ha sottratto il cavallo (destrier); un altro si arrabbia per aver perduto la donna; un altro lo accusa di qualcos altro: e così rimangono (stanno), poiché non sono capaci di uscire da quella trappola; e molti, vittime di questo inganno, hanno trascorso lì settimane intere e mesi. 13 Orlando, poi che quattro volte e sei tutto cercato ebbe il palazzo strano, disse fra sé: «Qui dimorar potrei, gittare il tempo e la fatica invano: e potria il ladro aver tratta costei da un altra uscita, e molto esser lontano . Con tal pensiero uscì nel verde prato, dal qual tutto il palazzo era aggirato. ottava 13 Orlando, dopo che ebbe esplorato lo strano palazzo per quattro e sei volte, disse fra sé: «Potrei rimanere a lungo qui, sprecare (gittare il) tempo e fatica invano; e il ladro potrebbe aver portato via Angelica (costei) attraverso un altra uscita ed essere molto lontano . Con questo pensiero uscì nel prato verde dal quale tutto il palazzo era circondato (aggirato). 14 Mentre circonda la casa silvestra, tenendo pur a terra il viso chino, per veder s orma appare, o da man destra o da sinistra, di nuovo camino; si sente richiamar da una finestra: e leva gli occhi; e quel parlar divino gli pare udire, e par che miri il viso, che l ha da quel che fu, tanto diviso. ottava 14 Mentre gira intorno al palazzo in mezzo al bosco (casa silvestra), tenendo sempre (pur) il viso chino a terra per vedere se appare l orma di un passaggio recente (di nuovo camino), o da destra o da sinistra, si sente chiamare da una finestra: e solleva gli occhi; e gli pare di udire quella voce (parlar) divina, e gli sembra di vedere (par che miri) il viso che lo ha tanto reso diverso da quello che era prima. 15 Pargli Angelica udir, che supplicando e piangendo gli dica: «Aita, aita! ottava 15 Gli sembra (Pargli) di udire Angelica che supplicando e piangendo gli dica: «Aiuto, aiuto! (Aita, aita!) Ti affido 59-60 Ferraù re Sacripante: come ab- biamo visto, sono altri personaggi del poema. Ferraù è un cavaliere saraceno; Brandimarte è un cavaliere cristiano, ami- co di Orlando; Gradasso è un re saraceno, dotato di forza favolosa; Sacripante è un altro re saraceno, anch egli follemente innamorato di Angelica. 73 quattro volte e sei: si tratta di un nu- mero indeterminato di volte, ma l espressione suggerisce la maniacale ripetitività della vana ricerca. L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 283

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento