Il magnifico viaggio - volume 2

ticamente un punto di contatto con il dedicatario. Un po per necessità di cortigiano, cioè per ingraziarsi il signore, un po con celata ironia, Ariosto fa infatti discendere gli Estensi dalle nozze di Ruggiero con Bradamante (già Boiardo aveva immaginato tale discendenza). L ironia si coglie anche negli ultimi versi della quarta ottava, dove l autore presenta un cardinale Ippolito tutto assorto in pensieri profondi, che dovranno ridimensionarsi un po affinché la sua poesia possa esservi accolta. La ricerca di uno stile elevato L abbassamento del tono e la contaminazione dei registri Le scelte stilistiche Nel fatto che Ariosto decida di uniformarsi così strettamente alla struttura del proemio tipica dell epos greco e latino possiamo individuare la volontà, da parte sua, di innalzare la propria opera alla dignità della letteratura classica. Anche il verbo canto (v. 2) è vocabolo tecnico dell epica tradizionale: è il latino cano del primo verso dell Eneide (Arma virumque cano, Canto le armi e l eroe). Nei primi due versi del poema va colto anche un riferimento dantesco, precisamente ai vv. 109-110 del canto XIV del Purgatorio: «Le donne e cavalier, li affanni e li agi / che ne nvogliava amore e cortesia . Nell insieme tutta la prima ottava possiede uno stile epico, dunque alto e solenne, sottolineato anche dall ampio respiro sintattico ottenuto attraverso alcuni enjambement (fra i vv. 3-4; 5-6). Nella seconda ottava lo stile muta radicalmente. Assistiamo infatti a un sostanziale abbassamento del tono, sia sul piano sintattico (con una coincidenza tra metrica e sintassi) sia su quello lessicale (al v. 11, se furore rimanda al latino furor, pazzia , matto era già ai tempi di Ariosto aggettivo d uso colloquiale). Lo stesso abbassamento si coglie anche nelle due ottave successive, nonostante un apparente maggiore solennità dell eloquio al momento della dedica a Ippolito. Apparente, appunto: abbiamo già visto come questi versi siano caratterizzati da un innegabile coloritura ironica. Nel complesso, già nel proemio come poi in tutta l opera (talora all interno della stessa ottava e persino dello stesso verso), Ariosto persegue un inedita contaminazione di registri diversi. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE SVILUPPARE IL LESSICO 1 Quali argomenti tratterà il poema? 2 Ariosto individua un analogia tra sé stesso e Orlando: quale? 8 ANALIZZARE 3 4 Nei primi due versi della prima ottava troviamo a un polisindeto. c un anastrofe. b un asindeto. d un iperbato. c una metafora. d una similitudine. INTERPRETARE 5 gioia/gioie dolore/dolori mancanza/mancanze economia/economie affetto/affetti. Al v. 28 il ceppo vecchio è a un simbolo. b una perifrasi. Individua due passaggi in cui emerge in primo piano la persona del narratore. Quali motivi mettono in luce? 6 Rintraccia le espressioni in cui l autore professa la propria modestia. 7 In che cosa consiste l ironia nei confronti del cardinale Ippolito? Nel primo verso del poema, Ariosto usa il termine amori, plurale del nome astratto amore , per indicare non tanto una pluralità di sentimenti, quanto, più prosaicamente, di relazioni amorose. In italiano, infatti, è abbastanza comune che i nomi astratti, passando dal singolare al plurale, assumano un significato più concreto: rifletti su questa differenza nelle coppie che ti proponiamo e poi scrivi una frase per ciascun termine. SCRIVERE PER... CONFRONTARE 9 Cerca i versi iniziali dei principali poemi epici (Iliade, Odissea ed Eneide) e confrontali con l inizio dell Orlando furioso: quali analogie e quali differenze cogli? L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 237

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Il Quattrocento e il Cinquecento