INTRECCI LETTERATURE CLASSICHE - Le Bucoliche di Virgilio

intre cci LETTERATURE CLASSICHE Le Bucoliche di Virgilio Un mondo idilliaco che invoglia al canto Le Bucoliche sono una raccolta di dieci carmi in esametri composti dal poeta latino Virgilio tra il 43 e il 39 a.C. e ispirati agli idilli pastorali del poeta greco Teocrito (IV-III secolo a.C.). Il titolo dell opera richiama direttamente l ambientazione pastorale, mentre il termine egloghe , con cui vengono spesso designati questi componimenti, in greco significa letteralmente poesie scelte . Gare di canto in un locus amoenus I protagonisti dell opera virgiliana vivono immersi in una natura incontaminata, descritta o, meglio, evocata secondo gli schemi del cosiddetto locus amoenus: sono umili pastori che, mentre si occupano delle loro greggi, si dedicano al canto accompagnandosi con il suono del flauto. A volte dialogano sulle gioie e sui dolori della vita quotidiana, soprattutto della loro 152 / UMANESIMO E RINASCIMENTO Simone Martini, Allegoria virgiliana (primo foglio del codice dei classici latini appartenuto a Francesco Petrarca), 1338. Milano, Biblioteca Ambrosiana. Mosaico di età romana che raffigura Virgilio. Tunisi, Museo del Bardo. vita sentimentale, a volte improvvisano tra loro vere e proprie gare di canto. La Storia irrompe nella letteratura Il mondo sereno e pacifico delle Bucoliche non è però del tutto isolato in un atmosfera di sogno. Oltre che l amore, presentato come follia e tormento, nella serenità idilliaca della vita agreste si insinuano talvolta i riflessi della realtà storica: in questi casi, anche i pastori che compaiono nelle Bucoliche soffrono le tristi conseguenze della guerra civile (44-31 a.C.), durante la quale Virgilio ha scritto l opera. Così avviene nella prima delle Bucoliche, che presenta il dialogo tra il pastore Titiro, il quale può godere della pace dei campi e dedicarsi al canto, e Melibeo, che deve invece abbandonare quel mondo, perché le sue terre sono state confiscate in conseguenza delle guerre.