Il magnifico viaggio - volume 1

115 120 125 130 135 140 145 alcuno atto, disse: «Signor mio, fa di me quello che tu credi che più tuo onore o consolazion sia, ché io sarò di tutto contenta, sì come colei che conosco che io sono da men di loro e che io non era degna di questo onore al quale tu per tua cortesia mi recasti . Questa risposta fu molto cara83 a Gualtieri, conoscendo costei non essere in alcuna superbia levata per onore che egli o altri fatto l avesse. Poco tempo appresso, avendo con parole generali84 detto alla moglie che i subditi non potevan patir85 quella fanciulla di lei nata, informato un suo famigliare,86 il mandò a lei, il quale con assai dolente viso le disse: «Madonna, se io non voglio morire, a me convien far quello che il mio signor mi comanda. Egli m ha comandato che io prenda questa vostra figliuola e ch io e non disse più. La donna, udendo le parole e vedendo il viso del famigliare e delle parole dette ricordandosi, comprese che a costui fosse imposto che egli l uccidesse: per che prestamente87 presala della culla e basciatala e benedetola, come che gran noia nel cuor sentisse,88 senza mutar viso in braccio la pose al famigliare e dissegli: «Te ,89 fa compiutamente quello che il tuo e mio signore t ha imposto, ma non la lasciar per modo che le bestie e gli uccelli la divorino, salvo se egli nol ti comandasse .90 Il famigliare, presa la fanciulla e fatto a Gualtier sentire91 ciò che detto aveva la donna, maravigliandosi egli della sua constanzia,92 lui con essa ne mandò a Bologna a una sua parente, pregandola che, senza mai dire cui figliuola si fosse,93 diligentemente allevasse e costumasse.94 Sopravenne appresso che la donna da capo ingravidò e al tempo debito partorì un figliuol maschio, il che carissimo fu a Gualtieri; ma non bastandogli quello che fatto avea con maggior puntura95 trafisse la donna, e con sembiante turbato un dì le disse: «Donna, poscia96 che tu questo figliuol maschio facesti, per niuna guisa con questi miei viver son potuto,97 sì duramente si ramaricano che un nepote di Giannucolo dopo me debbia rimaner lor signore: di che io mi dotto, se io non ci vorrò esser cacciato, che non mi convenga fare di quello che io altra volta feci98 e alla fine lasciar te e prendere un altra moglie . La donna con paziente99 animo l ascoltò né altro rispose se non: «Signor mio, pensa di contentar te e di sodisfare al piacer tuo e di me non avere pensiere alcuno, per ciò che niuna cosa m è cara se non quanto io la veggo a te piacere . Dopo non molti dì Gualtieri, in quella medesima maniera che mandato aveva per la figliuola,100 mandò per lo figliuolo: e similmente dimostrato101 d averlo fatto uccidere, a nutricar nel mandò a Bologna,102 come la fanciulla aveva mandata; della qual cosa la donna né altro viso né altre parole fece che della fanciulla fatte avesse, di che Gualtieri si maravigliava forte e seco stesso affermava niuna altra femina 83 cara: gradita. 84 generali: generiche. 85 patir: sopportare. 86 famigliare: servitore. 87 prestamente: prontamente. 88 come che sentisse: sebbene sentisse grande angoscia (noia) nel cuore. 89 Te : tieni, prendi. 90 salvo ti comandasse: a meno che tale fosse il suo ordine esplicito. 91 fatto sentire: riferito a Gualtieri. 92 constanzia: costanza. la virtù della fedeltà e della perseveranza, che qui si esprime nella capacità di sopportare una prova intollerabile. 662 / IL TRECENTO 93 cui si fosse: di chi fosse figlia. 94 costumasse: educasse. 95 puntura: sofferenza. 96 poscia: dopo. 97 per niuna guisa son potuto: in nes- sun modo ho potuto vivere in pace con i miei vassalli. 98 di che io mi dotto feci: perciò temo, se non vorrò essere cacciato da qui (ci), che io debba fare qualcosa di simile a quello che ho già fatto un altra volta (cioè far uccidere il figlio). Il verbo dottare , presente già in Dante, in Boccaccio e in altri autori a lui contemporanei ricorre sia con il significato di temere sia con quello di dubitare (deriva dal latino dubitare, che in provenzale dà doptar e in antico francese douter); il non è pleonastico (la sua presenza rimanda alla costruzione del verbo latino timeo: timeo ne = temo che). 99 paziente: ancora nel senso di capace di sopportazione . 100 mandato aveva per la figliuola: aveva mandato un servo a prendere la figlioletta. 101 dimostrato: avendo finto. 102 a nutricar Bologna: lo mandò a Bologna affinché fosse allevato.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento