T16 - Griselda

VERSO LE COMPETENZE INTERPRETARE COMPRENDERE 1 Che cosa vorrebbe fare inizialmente Calandrino dei soldi di cui è venuto in possesso? In che cosa consiste la difficoltà a mettere in atto il progetto? 2 Che cosa gli rimproverano gli amici? 3 Come riescono a convincerlo di essere malato? 4 Come riescono a convincerlo di essere incinto? ANALIZZARE 5 Fai l analisi del periodo delle rr. 3-13. 6 Descrivi lo stile adottato nella novella. Prevale la mimesi o la diegesi? Quali elementi della narrazione determinano in particolare la comicità? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 7 Il tema della beffa ordita da un gruppo di amici a danno di qualche sprovveduto è presente anche in molti film. Scegline uno a tuo piacimento in cui compare una beffa particolarmente significativa e mettila a confronto con quella di Boccaccio in un testo di circa 30 righe. Griselda / T16 / Decameron, X, 10 / Crudeltà di un marito nobile ed eroismo di una moglie plebea / La novella di Griselda, narrata da Dioneo, è l ultima della giornata conclusiva del Decameron. Protagonista è una giovane contadina che Gualtieri, marchese di Saluzzo, prende in moglie quasi per capriccio e in seguito sottopone a una lunga serie di crudeli torture psicologiche , per testarne la fedeltà e la sottomissione. 5 10 Il marchese di Sanluzzo da prieghi1 de suoi uomini2 costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo piglia una figliuola d un villano,3 della quale ha due figliuoli, li quali le fa veduto d ucidergli;4 poi, mostrando lei essergli rincresciuta5 e avere altra moglie presa a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camiscia cacciata6 e a ogni cosa trovandola paziente, più cara che mai in casa tornatalasi,7 i suoi figliuoli grandi le mostra e come marchesana l onora e fa onorare. [ ] Mansuete8 mie donne, per quel che mi paia,9 questo dì d oggi è stato dato a re e a soldani e a così fatta gente:10 e per ciò, acciò che11 io troppo da voi non mi scosti, vo ragionar d un marchese, non cosa magnifica ma una matta bestialità,12 come che ben ne gli seguisse alla fine;13 la quale14 io non consiglio alcun che segua, per ciò che gran peccato fu che a costui ben n avenisse.15 1 prieghi: inviti insistenti. 2 uomini: sudditi, vassalli. 3 villano: contadino. 4 le fa veduto d ucidergli: le fa credere di averli uccisi. 5 essergli rincresciuta: diventata insopportabile. 6 in camiscia cacciata: cacciata con indosso soltanto una camicia. 7 tornatalasi: fattala tornare presso di sé. Casi, come questo, di parole accentate sulla quartultima sillaba non sono infrequenti nel Decameron. 8 Mansuete: l aggettivo non è scelto a caso, ma intonato alla vicenda che verrà 658 / IL TRECENTO raccontata: una storia di mansuetudine femminile persino estrema. 9 per quel che mi paia: a parlare in prima persona è il narratore della novella, Dioneo. 10 questo dì d oggi a così fatta gente: questa giornata (la Decima) è stata destinata alla narrazione di storie che parlano di re, sultani e persone di elevata condizione. 11 acciò che: affinché. 12 vo ragionar bestialità: voglio riferire (ragionar), a proposito di un marchese, non una cosa onorevole (magnifica), ma una folle crudeltà (matta bestialità). Nel canto XI dell Inferno Dante afferma che la «matta bestialitade (vv. 82-83) è la peggiore delle «tre disposizion che l ciel non vole (v. 81), ossia delle tre inclinazioni che il cielo condanna (appunto «incontenenza , «malizia e «matta bestialitade ), secondo l Etica Nicomachea di Aristotele. 13 come che fine: sebbene la vicenda sia poi finita bene per lui (mentre, secondo il narratore, egli meritava di essere punito). 14 la quale: la matta bestialità (con valore di complemento oggetto), ovvero l azione scellerata narrata dalla novella. 15 gran n avenisse: fu un gran peccato che a costui ne sia venuto un gran bene.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento