Il magnifico viaggio - volume 1

veduti e sagaci (r. 14). Essi, a loro volta, frequentano Calandrino per ciò che de suoi modi e della sua simplicità sovente gran festa prendevano (rr. 14-15). Dunque è da subito evidente una fondamentale asimmetria nei rapporti: mentre l amicizia di Calandrino verso gli altri due è ingenua, Bruno e Buffalmacco hanno da tempo individuato in lui un oggetto di divertimento, senza che egli lo sospetti. Maso, a sua volta, si pone sullo stesso piano di Bruno e Buffalmacco. lui, infatti, a innescare la prima beffa, incantando Calandrino con strani discorsi su paesi meravigliosi e pietre virtuose . Lo sciocco abbocca, ed ecco le premesse per la beffa successiva, su cui è incentrata la novella. Questa volta, però, è lo stesso Calandrino a mettersi da solo nel sacco, ovviamente senza accorgersene: nel momento in cui informa Bruno e Buffalmacco della notizia, comunicatagli da Maso, dell esistenza di una pietra favolosa (l elitropia) capace di rendere invisibile chi la porti su di sé, i due amici trovano subito, con un semplice scambio di sguardi (guatando l un verso l altro, r. 92), l intesa per beffare il collega credulone. 1. Suddividi tutto il testo in sequenze, attribuendo a ciascuna di esse un titolo adeguato. 2. Bruno consiglia di rinviare la ricerca della pietra alla domenica mattina. Perché? 3. Quali sono le fantasiose attrazioni del paese di Bengodi? Il protagonista: uno sciocco presuntuoso 4. 5. 6. 7. 8. Il personaggio di Calandrino appare da subito come un sempliciotto piuttosto bizzarro. Non a caso, si beve tutte le storie strampalate raccontategli da Maso del Saggio, che, con il suo discorso sull elitropia, prepara inconsapevolmente la beffa che poi sarà ordita da Bruno e Buffalmacco. Il suo principale punto di debolezza può essere forse individuato in «una capacità immaginativa superiore al comune, poiché è disposto a vedere cose che gli uomini normali riterrebbero inverosimili (Asor Rosa). Ignorante com è, il protagonista della novella è soprattutto sciocco, ma anche piuttosto presuntuoso, giacché è convinto di poter riconoscere facilmente l elitropia. Come ha scritto il critico Natalino Sapegno, in lui «la sciocchezza si complica di avarizia e di stolida diffidenza, e di non so quale persuasione di furberia . All origine della sua creduloneria c è in effetti la cupidigia, che affiora nella frenesia dell affannosa ricerca della pietra magica e nell intenzione di recarsi alle tavole dei cambiavalute: diventare invisibile gli consentirebbe (questa è la sua intenzione) di arricchirsi illecitamente e quando si convince, per lo scherzo di Bruno e Buffalmacco, di aver trovato la pietra che lo rende tale, non si palesa ai compagni che crede non lo stiano vedendo. La stupidità di Calandrino si manifesta anche, alla fine della novella, nella violenza che sfoga percuotendo la moglie, poiché crede che un suo malefico influsso, in quanto femmina, abbia posto fine al magico influsso della pietra. In ciò affiora un certo pregiudizio misogino, tipico, per molti aspetti, della cultura e della società medievali. Ma Boccaccio, che alle donne aveva dedicato il Decameron, non condivide tale visione, ed è evidente, se consideriamo il punto di vista da cui la vicenda è narrata (teso a mettere alla berlina Calandrino), la condanna da parte dell autore della mentalità antifemminile del personaggio e del suo violento comportamento. Trova nel testo altri riferimenti alla dabbenaggine del protagonista. Nel sottolineare l affannosa ricerca di Calandrino, Boccaccio usa più volte lo stesso verbo. Quale? Da quali atti e parole del personaggio puoi ricavare la sua presunzione? Rintraccia nel testo i passaggi in cui emerge la disonestà di Calandrino. Individua le frasi in cui emerge la visione misogina di Calandrino e quelle in cui il narratore evidenzia la sua aggressività nei confronti della moglie. L esaltazione del buon uso della parola Lo strumento attraverso cui Calandrino viene beffato è la parola. Boccaccio in questa e in altre novelle del Decameron celebra l arte di parlare come segno di intelligenza e di distinzione culturale, ma anche come in questo caso quale mezzo per esercitare un potere sugli altri. Possiamo apprezzare questa capacità di utilizzare il linguaggio in maniera effi- L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 651

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento