Il magnifico viaggio - volume 1

cace ai fini della beffa innanzitutto nel discorso di Maso e poi anche nelle battute rivolte da Bruno e Buffalmacco a Calandrino. In fondo, è tramite la parola che i due amici fanno sparire Calandrino, fingendo di non vederlo più e parlando di lui come se non fosse presente. 9. In quali frasi ed espressioni trovi riscontro a questo abile utilizzo della parola? La complicità del narratore Le scelte stilistiche Torniamo al discorso iniziale di Maso. Egli parla di luoghi favolosi dove avvengono cose meravigliose, utilizzando frasi equivoche e numeri immaginari. I suoi doppi sensi e giochi di parole non vengono percepiti come tali da Calandrino, il quale, sprovvisto di intelligenza ma anche di senso dell umorismo, prende come oro colato quanto il suo interlocutore gli dice. L anfibologia delle sue parole stabilisce un doppio livello di significati: Calandrino percepisce soltanto quello letterale, che non mette in discussione, ma che anzi, distratto (o meglio astratto dalla realtà) com è, si fa scivolare addosso come se nulla fosse; il lettore, invece, intende un secondo livello di senso, basato sull assurdità delle affermazioni e sulla loro comicità. In tal modo si stabilisce, tra Boccaccio (che possiamo intravedere dietro al personaggio di Maso del Saggio) e chi legge, un rapporto anche in questo caso di complicità: il narratore, per bocca di Maso del Saggio, sbeffeggia Calandrino, il quale non se ne accorge affatto; ce ne accorgiamo però noi che leggiamo la novella. L autore può così riaffermare la propria simpatia verso coloro che sanno utilizzare il proprio ingegno con destrezza e, al tempo stesso, irridere chi si rivela sciocco e credulone. 10. Individua, nelle battute di Maso del Saggio, esempi di anfibologia. Il rapporto tra narrazione e dialoghi La narrazione in terza persona e i dialoghi tra i vari personaggi sono tra loro in perfetto equilibrio per conferire al testo un ritmo narrativo veloce ed efficace, al punto che la vicenda, per quanto possa sembrare paradossale, finisce per diventare credibile agli occhi del lettore man mano che se ne segue lo svolgimento. Qui Boccaccio si mostra infatti abilissimo nel passare da dialoghi realistici a momenti di pura invenzione verbale (il discorso di Maso del Saggio), da scene dalle caratteristiche quasi teatrali alla descrizione realistica dei personaggi, fino a momenti di comicità surreale. In particolare, lo studioso Mario Baratto ha parlato, a proposito di questa novella, di «un racconto che si traduce in esatta misura di commedia, a quadri successivi, dove notazione gestuale e dialogo si compenetrano felicemente a delineare la maschera di Calandrino . 11. Distingui le parti diegetiche (diegesi) da quelle mimetiche (mimesi). Quale dei due livelli narrativi ti sembra prevalere? Con quali effetti, secondo te? 12. Sottolinea nel testo le frasi fatte e i frusti modi di dire che Boccaccio mette in bocca a Calandrino. cazion CA e CIVI Spunti di realtà Edu In fin dei conti, quella subita da Calandrino è una beffa inoffensiva: certo, si tratta di uno scherzo un po sadico ma non va oltre i limiti della burla. Purtroppo non è sempre così: il gioco della derisione può diventare vessazione e il divertimento tramutarsi in persecuzione e molestia, comportamenti sanzionati dall articolo 660 del Codice penale. Questi atti di intimidazione non sempre si concretizzano in violenza fisica e oggi si verificano con sempre maggior frequenza in Rete: in tal caso si parla di cyberbullismo. Prova a definire il fenomeno e commentalo in un dibattito in classe. 652 / IL TRECENTO

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Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento