Il magnifico viaggio - volume 1

45 50 55 60 65 Rispose Maso: «Mangiansegli i baschi tutti . Disse allora Calandrino: «Fostivi tu mai? A cui Maso rispose: «Di tu se io vi fu mai? Sì vi sono stato così una volta come mille .37 Disse allora Calandrino: «E quante miglia ci ha? 38 Maso rispose: «Haccene39 più di millanta,40 che tutta notte canta .41 Disse Calandrino: «Dunque dee egli essere più là che Abruzzi .42 «Sì bene, rispose Maso «si è cavelle .43 Calandrino semplice, veggendo Maso dir queste parole con un viso fermo e senza ridere, quella fede vi dava che dar si può a qualunque verità più manifesta, e così l aveva per vere;44 e disse: «Troppo ci è di lungi a fatti miei;45 ma se più presso ci fosse,46 ben ti dico che io vi verrei una volta con esso teco,47 pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla.48 Ma dimmi, che lieto sie tu,49 in queste contrade50 non se ne truova niuna di queste pietre così virtuose? A cui Maso rispose: «Sì, due maniere51 di pietre ci si truovano di grandissima virtù. L una sono i macigni da Settignano e da Montisci,52 per vertù de quali, quando son macine fatti, se ne fa la farina,53 e per ciò si dice egli54 in que paesi di là, che da Dio vengono le grazie e da Montici le macine; ma ècci55 di questi macigni sì gran quantità, che appo noi è poco prezzata,56 come appo loro gli smeraldi, de quali v ha maggior montagne che Monte Morello57 che rilucon di mezza notte vatti con Dio;58 e sappi che chi facesse le macine belle e fatte legare in anella prima che elle si forassero e portassele al soldano, n avrebbe ciò che volesse.59 L altra si è una pietra, la quale noi altri lapidarii appelliamo elitropia, pietra di troppo gran vertù, per ciò che qualunque persona la porta sopra di sè, mentre la tiene, non è da alcuna altra persona veduto dove non è .60 Allora Calandrin disse: «Gran virtù son queste; ma questa seconda dove si truova? A cui Maso rispose che nel Mugnone se ne solevan trovare. Disse Calandrino: «Di che grossezza è questa pietra? O che colore è il suo? non è solo la scaltrezza di chi dice o fa la cosa giusta al momento giusto, ma la prontezza nell intuire e nel valutare i vari elementi di una situazione. Sagace e presago sono dunque due aggettivi molto simili, come dimostra la comune radice. Tra questi aggettivi, indica quale non è il contrario di sagace: insipiente; ebete; beota; altezzoso. 37 così una volta come mille: come a di- re che non ci è mai stato. 38 quante miglia ci ha?: quante miglia dista quel posto da qui? 39 Haccene: ce ne sono (di miglia, da qui a quel paese). 40 millanta: numero immaginario composto da mille e dalla desinenza -anta , tipica di molti numerali, che sembra indicare una cifra iperbolica. Da tale invenzione boccacciana derivano il verbo millantare , nonché i vocaboli millantatore e millanteria . 41 che tutta notte canta: con questa seconda parte della frase Maso forma una sorta di filastrocca rimata priva di senso. 42 Abruzzi: nella confusa e limitata ge- ografia di Calandrino, indica una regione remota. 43 cavelle: un poco, più o meno. 44 l aveva per vere: considerava vere le parole di Maso. 45 Troppo... a fatti miei: è troppo lontano per me. 46 se più presso ci fosse: se fosse più vicino. 47 con esso teco: con te. 48 pur... satolla: anche solo per vedere quegli gnocchi fare il capitombolo (giù dalla montagna di parmigiano) e farmene una scorpacciata. 49 che lieto sie tu: formula augurale pronunciata per convincere l interlocutore a fornire l informazione richiesta (letteralmente: che tua sia felice ). 50 in queste contrade: qui nei dintorni di Firenze. 51 maniere: tipologie. 52 Settignano... Montisci: colline attorno a Firenze, come più avanti Monte Morello. 53 per vertù... la farina: la cui virtù consiste nel fatto che, quando sono tagliati in forma di macina, se ne fa la farina. Calandrino non coglie la presa in giro: questo primo tipo di pietra magica è costituto dai grossi massi con cui si fanno le macine cilindriche dei mulini. 54 egli: pleonastico. 55 ècci: c è. 56 appo noi è poco prezzata: presso di noi vale poco. 57 de quali v ha... che Monte Morello: dei quali (smeraldi) ci sono (presso di loro) montagne più grandi di Monte Morello. 58 vatti con Dio: vai con Dio (altro intercalare privo di senso). 59 chi facesse... ciò che volesse: chi facesse delle belle macine e le facesse legare in una collana prima che fossero forate e le portasse al sultano, in cambio di questo dono otterrebbe tutto ciò che volesse. Evidentemente è impossibile legare delle pietre in una collana senza prima averle forate, e dunque è del tutto irreale l ipotesi di poter ottenere in questo modo doni dal sultano. 60 dove non è: questa aggiunta rende la L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 645

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento