Il magnifico viaggio - volume 1

15 20 25 30 35 40 usava,9 chiamati l un Bruno e l altro Buffalmacco, uomini sollazzevoli10 molto ma per altro avveduti e sagaci,11 li quali con Calandrino usavan per ciò che de modi suoi e della sua simplicità12 sovente gran festa prendevano.13 Era similmente allora in Firenze un giovane di maravigliosa piacevolezza in ciascuna cosa che far voleva astuto e avvenevole,14 chiamato Maso del Saggio; il quale, udendo alcune cose della simplicità di Calandrino, propose di voler prender diletto de fatti suoi15 col fargli alcuna beffa o fargli credere alcuna nuova16 cosa. E per avventura17 trovandolo un dì nella chiesa di San Giovanni18 e vedendolo stare attento a riguardar le dipinture e gl intagli del tabernaculo il quale è sopra l altare della detta chiesa, non molto tempo davanti postovi,19 pensò essergli dato luogo e tempo alla sua intenzione.20 E informato un suo compagno di ciò che fare intendeva, insieme s accostarono là dove Calandrino solo si sedeva, e faccendo vista21 di non vederlo insieme cominciarono a ragionare delle virtù22 di diverse pietre, delle quali Maso così efficacemente23 parlava come se stato fosse un solenne e gran lapidario.24 A quali ragionamenti Calandrino posta orecchie, e dopo alquanto levatosi in piè, sentendo che non era credenza,25 si congiunse con loro, il che forte piacque a Maso; il quale, seguendo le sue parole,26 fu da Calandrin domandato dove queste pietre così virtuose27 si trovassero. Maso rispose che le più si trovavano in Berlinzone,28 terra de baschi,29 in una contrada che si chiamava Bengodi,30 nella quale si legano le vigne con le salsicce31 e avevasi un oca a denaio e un papero giunta;32 e eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevano che far maccheroni33 e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi34 giù, e chi più ne pigliava più se n aveva;35 e ivi presso correva un fiumicel di vernaccia,36 della migliore che mai si bevve, senza avervi entro gocciol d acqua. «Oh! , «disse Calandrino cotesto è buon paese; ma dimmi, che si fa de capponi che cuocon coloro? 9 usava: aveva consuetudine di rapporti, soleva frequentare. 10 sollazzevoli: burloni. 11 avveduti e sagaci: saggi e di acuta intelligenza. 12 simplicità: ingenuità, stupidità. 13 gran festa prendevano: si divertivano molto. 14 astuto e avvenevole: abile (nel suo lavoro) e piacevole (come persona). 15 voler prender diletto de fatti suoi: prendersi gioco di lui (letteralmente: del suo comportamento). 16 nuova: strana, bizzarra. 17 avventura: caso. 18 chiesa di San Giovanni: è il Battistero di Firenze. 19 non molto... postovi: che era stato collocato lì non molto tempo prima. 20 essergli... intenzione: che quelli erano il luogo e il momento giusto per mettere in atto il suo progetto (la sua intenzione), cioè la beffa ai danni di Calandrino. 21 faccendo vista: fingendo. 22 virtù: poteri. Nel Medioevo alle pietre 644 / IL TRECENTO (non solo a quelle preziose) venivano attribuiti poteri magici e terapeutici. 23 efficacemente: in maniera convincente. 24 lapidario: esperto dei poteri delle varie pietre. 25 credenza: un colloquio segreto. 26 seguendo le sue parole: proseguendo il suo discorso. 27 virtuose: provviste di poteri magici. 28 Berlinzone: è il primo di una serie di luoghi immaginari, che Maso del Saggio si diverte a nominare e a descrivere al credulone Calandrino. Il nome deriva probabilmente da berlingare (chiacchierare) o da berlingaccio (giovedì grasso). 29 terra de Baschi: nel paese dei Baschi. «Nella geografia reale: nel nord della penisola iberica; ma allora era come dire ai confini del mondo (Quondam). 30 Bengodi: è il paese di Cuccagna, luogo utopico e favoloso creato dalla cultura folclorica medievale, in cui v è una straordinaria abbondanza di cibo e di ghiottonerie a disposizione di tutti (alternati- va opposta al mondo reale, dove invece spesso si faceva la fame). 31 si legano... con le salsicce: i filari delle viti nelle vigne sono legati con le salsicce. 32 avevasi... giunta: al prezzo di un denaro si poteva avere un oca e in aggiunta anche un papero (dunque dove le cose avevano un costo irrisorio). 33 maccheroni: gnocchi. 34 quindi: da qui, dall alto della montagna di parmigiano. 35 e chi più se ne pigliava più se n aveva: ovvietà detta come se fosse una cosa eccezionale come lo sono le altre appena descritte. Anche questo fa parte della presa in giro. 36 vernaccia: vino molto pregiato. Le parole valgono sagace In origine, sagace era un attributo riservato ai cani, che hanno odorato fine nel trovare la selvaggina. L aggettivo latino sagax, infatti, significa dal buon fiuto ma anche perspicace e dunque si addice a tutti quelli che hanno il dono della preveggenza. La sagacia

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento