Il magnifico viaggio - volume 1

30 Tofano scopre che la moglie è uscita di casa e decide di chiuderla fuori 35 40 45 Ghita finge di gettarsi nel pozzo 50 55 Tofano corre per aiutare la moglie e questa lo chiude fuori 60 donna lui inebriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli adormentato fosse. E volendo di questo, se così fosse, far pruova, senza avere il dì22 bevuto, una sera mostrandosi il più ebbro uomo e nel parlare e ne modi, che fosse mai, il che la donna credendo né estimando che più bere gli bisognasse a ben dormire, il mise prestamente.23 E fatto ciò, secondo che alcuna volta era usata di fare,24 uscita di casa, alla casa del suo amante se n andò e quivi infino alla mezzanotte dimorò. Tofano, come la donna non vi sentì,25 così si levò e andatosene alla sua porta quella serrò dentro e posesi alle finestre, acciò che tornare vedesse la donna e le facesse manifesto che egli si fosse accorto delle maniere26 sue; e tanto stette che la donna tornò, la quale, tornando a casa e trovatasi serrata di fuori, fu oltre modo dolente e cominciò a tentare se per forza potesse l uscio aprire. Il che poi che Tofano alquanto ebbe sofferto,27 disse: «Donna, tu ti fatichi invano, per ciò che qua entro non potrai tu tornare. Va tornati là dove infino a ora se stata: e abbi per certo che tu non ci tornerai mai infino a tanto che io di questa cosa, in presenza de parenti tuoi e de vicini, te n avrò fatto quello onore che ti si conviene .28 La donna lo ncominciò a pregar per l amor di Dio che piacer gli dovesse d aprirle, per ciò che ella non veniva donde s avvisava29 ma da vegghiare30 con una sua vicina, per ciò che le notti eran grandi31 e ella nolle poteva dormir tutte né sola in casa vegghiare. Li prieghi non giovavano alcuna cosa, per ciò che quella bestia era pur disposto a volere che tutti gli aretin sapessero la lor vergogna, là dove niun la sapeva. La donna, veggendo che il pregar non le valeva, ricorse al minacciare e disse: «Se tu non m apri, io ti farò il più tristo uom che viva .32 A cui Tofano rispose: «E che mi puoi tu fare? . La donna, alla quale Amore aveva già aguzzato co suoi consigli lo ngegno, rispose: «Innanzi che io voglia sofferire la vergogna che tu mi vuoi fare ricevere a torto, io mi gitterò in questo pozzo che qui è vicino: nel quale poi essendo trovata morta, niuna persona sarà che creda che altri che tu per ebrezza mi v abbia gittata; e così o ti converrà33 fuggire e perder ciò che tu hai e essere in bando,34 o converrà che ti sia tagliata la testa sì come a micidial di me35 che tu veramente sarai stato . Per queste parole niente si mosse Tofano dalla sua sciocca opinione; per la qual cosa la donna disse: «Or ecco, io non posso più sofferire questo tuo fastidio:36 Dio il ti perdoni! farai riporre questa mia rocca37 che io lascio qui ; e questo detto, essendo la notte tanto obscura, che appena si sarebbe potuto veder l un l altro per la via, se n andò la donna verso il pozzo; e, presa una grandissima pietra che a piè del pozzo era, gridando «Idio, perdonami! la lasciò cadere entro nel pozzo. La pietra giugnendo nell acqua fece un grandissimo romore, il quale come To- 22 il dì: quel giorno. 23 il mise prestamente: lo mise subito a letto. 24 secondo che fare: come diverse volte per abitudine aveva già fatto. 25 come la donna non vi sentì: appena si accorse che la moglie non era più in casa. 26 maniere: condotta, comportamento. 27 Il che poi ebbe sofferto: e dopo che Tofano ebbe un po sopportato ciò. 28 te n avrò fatto quello conviene: ti avrò fatto quell onore che ti è dovuto (in quanto adultera); la frase è detta in tono sarcastico. 640 / IL TRECENTO 29 donde s avvisava: da dove il marito ri- teneva (cioè da casa dell amante). 30 vegghiare: una veglia. 31 grandi: lunghe. 32 ti farò il più tristo uom che viva: io ti renderò l uomo più infelice (tristo) del mondo. 33 ti converrà: dovrai. 34 in bando: bandito dalla città. 35 sì come a micidial di me: in quanto mio assassino. 36 fastidio: rimprovero. 37 rocca: era uno strumento per filare a mano. Le parole valgono aguzzare Si può rendere aguzzo, ovvero appuntito , un chiodo, un punteruolo, un ferro, ma aguzzare è un verbo che usiamo soprattutto in modo figurato: se rendiamo aguzzi l ingegno o la mente, li rendiamo più penetranti; se aguzziamo la vista, gli occhi e le orecchie, ci sforziamo di vedere o sentire meglio. L esatto contrario di aguzzare è un verbo che, alla lettera, significa privare della punta o del taglio e quindi indebolire, infiacchire, offuscare . Sai qual è?

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento