Il magnifico viaggio - volume 1

Con voi avrò conquistato tante vaste terre, che tiene Carlo dalla barba fiorita, e così l imperatore è potente e ricco . 60 65 70 75 80 173 Orlando sente che la morte lo invade, dalla testa sul cuore gli discende. Sotto un pino se ne va correndo, sull erba verde s è coricato prono, sotto di sé mette la spada e il corno. Ha rivolto il capo verso la pagana gente: l ha fatto perché in verità desidera che Carlo dica a tutta la sua gente che da vincitore è morto il nobile conte. Confessa la sua colpa rapido e sovente, per i suoi peccati tende il guanto a Dio. 174 Orlando sente che il suo tempo è finito. Sta sopra un poggio scosceso, verso Spagna; con una mano s è battuto il petto: «Dio! mea culpa, per la grazia tua, dei miei peccati, dei piccoli e dei grandi, che ho commesso dal giorno che son nato fino a questo giorno in cui sono abbattuto! . Il guanto destro ha teso verso Dio. Angeli dal cielo sino a lui discendono. 175 Il conte Orlando è disteso sotto un pino, verso la Spagna ha rivolto il viso. Di molte cose comincia a ricordarsi, di tante terre che ha conquistato, il prode, della dolce Francia, della sua stirpe, di Carlomagno, suo re, che lo nutrì; 57 Carlo dalla barba fiorita: per sottoli- 69 tende il guanto: nel rituale medievale neare come Carlo Magno fosse nobile e gentile, una leggenda popolare narrava che a ogni sorriso del re nascevano fiori sulla sua lunga barba bianca. Un altra interpretazione riferisce più semplicemente l epiteto ai riccioli della barba che, inanellandosi, formavano ciocche simili a fiori. 63 il corno: l olifante. 64 la pagana gente: la popolazione di Spagna, ormai caduta sotto il dominio musulmano. 67 da vincitore: Orlando muore dopo aver sconfitto i nemici. di investitura feudale, l offerta del guanto equivale a un gesto di sottomissione del vassallo nei confronti del suo signore e protettore. 73 mea culpa: chiedo perdono (letteralmente l espressione latina, che si recita nell atto penitenziale, significa per mia colpa ). 82 prode: valoroso, coraggioso. 83 stirpe: famiglia. 84 nutrì: allevò. Infatti Orlando era nipote di Carlo Magno, in quanto figlio di sua sorella. Le parole valgono prode In latino il verbo prodest sta a designare qualcuno o qualcosa che giova. Chi è prode, grazie al coraggio e al valore militare, è utile appunto al proprio esercito; non a caso il capitano di cavalleria, appellandosi all eroismo dei propri soldati, si serve della formula «Avanti, miei prodi . Come si può facilmente immaginare, il linguaggio militare è ricco di appellativi che celebrano le qualità del perfetto uomo d armi. Tra i seguenti aggettivi, individua quale non è sinonimo di prode: intrepido; audace; ardimentoso; temerario; fiero. LA CORRENTE / LA LETTERATURA CORTESE-CAVALLERESCA / 63

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento